Regno Unito: primo Paese di destinazione degli spumanti italiani

Il mercato britannico si conferma uno dei più importanti anche per i vini confezionati, al terzo posto dopo Usa e Germania

Il 30% delle esportazioni degli spumanti italiani sono destinate al Regno Unito che si aggiudica anche il 9% del totale export dei vini confezionati, dietro gli Stati Uniti e la Germania.
Questi numeri fanno ben capire quanto sia fondamentale il mercato britannico per la produzione enoica italiana, la quale potrebbe risentire dell’incertezza dei rapporti commerciali a causa della Brexit. Infatti la Gran Bretagna si sta sempre di più avvicinando ai Paesi del Commonwealth e sta incrementando la sua produzione interna. Nel 2018 Inghilterra e Galles hanno prodotto 15,6 milioni di bottiglie, superando di gran lunga il precedente record del 2014 (6,3 milioni di bottiglie).
L’Italia non può permettersi di perdere la sua posizione di primato poiché, come segnalato dall’analisi Ismea (http://www.ismeamercati.it), il fatturato dei vini italiani ha raggiunto gli 827 milioni di euro nel 2018 (+1,9% sul 2017 e +79% sul 2009), pari al 13% delle esportazioni totali di vino italiano.
L’80% delle esportazioni di vini confezionati destinati al mercato britannico proviene da Veneto, Piemonte, Trentino Alto Adige, Toscana e Lombardia. Analizzando le tipologie, gli acquisti dall’Italia di vini confezionati rappresentano il 44% del totale importato dal Regno Unito per 365 milioni di euro nel 2018, in calo del 2,3% rispetto al 2017 e del 7,6% al 2009, e a livello regionale la terza posizione è confermata per il Piemonte (87 milioni di euro, il 14% delle spedizioni complessive), Trentino Alto Adige (47 milioni di euro, 11%) e Lombardia (23 milioni di euro, 11%), mentre risulta il quarto acquirente del Veneto (110 milioni di euro, 9%) e il quinto della Toscana (40 milioni di euro, 5%).
Gli spumanti italiani, in primis il Prosecco, sono al primo posto nel mercato britannico con una quota delle spedizioni superiore al 50%. In particolare il Veneto e il Piemonte, con un giro d’affari legato alle bollicine di 306 e 76 milioni di euro, sono i principali esportatori di vini spumanti verso il Regno Unito con una quota rispettivamente del 75% e 18%.

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