Presentato il Rapporto Annuale di Distretto del Conegliano Valdobbiadene

Sostenibilità e ottime performance sui mercati internazionali. Questo lo stato di salute di una delle marche più apprezzate del prosecco made in Italy

Un marchio sempre più internazionale, capace di sapere unire la sostenibilità in cantina e nel territorio con numeri straordinari per l’export. È questa la fotografia scatta dal Rapporto Annuale di Distretto del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, curato dal Centro Studi di Distretto di Conegliano Valdobbiadene e coordinato scientificamente dal Cirve dell’Università di Padova

I numeri parlando di una crescita, rispetto al 2016, del 3%, che vuol dire 93 milioni di bottiglie vendute, per un fatturato di 500 milioni di euro. Bene anche l’export, con una crescita del 40%, trainato anche da un’ottima performance del bio, che fa segnare un +20% rispetto al 2016. Altro dato importante è che oltre l’80% della produzione realizzato secondo le linee guida improntate alla sostenibilità del “Protocollo Viticolo”.

Innocente Nardi, Presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg esprime grande soddisfazione per il risultato sia economico che in termini di sostenibilità dell’etichetta. Vasco Boatto, ordinario dell’Università di Padova e responsabile del Centro Studi del distretto evidenzia come non solo l’84% della produzione venga fatta seguendo il “Protocollo Viticolo”, ma anche il 13% è prodotto secondo i dettami della lotta integrata e il 3% secondo i paradigmi produttivi del biologico, biodinamico e protocolli di sostenibilità.

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