Pranzo di Natale e tradizioni dello Stivale: quale vino per quale piatto?

I nostri consigli per un pranzo coi fiocchi da Nord a Sud.

viniSiamo giunti alla settimana di Natale. I preparativi fervono, i regali sono già sotto l’albero. Manca solo il menu del pranzo, che come da tradizione, la maggior parte degli italiani trascorrerà a casa propria.
Sul web e in tv si sprecano suggerimenti su ricette vecchie e nuove, esperimenti con contaminazioni etniche, improvvisazioni degne di un vincitore di Masterchef. Serve infine l’abbinamento col vino giusto. Perché si sa, una buona bottiglia di vino è il regalo più ambito per fare festa e si sposa perfettamente con la buona tavola di Natale.
Per non creare abbinamenti sbagliati o azzardarsi in scelte approssimative, vi forniamo qualche consiglio fidato. Il Nord Italia, che predilige piatti come pasta fresca e tortellini in brodo, gradirà sapere che i vini più giusti sono i bianchi fermi o un leggero lambrusco.
tavolaPer il Centro e per il Sud che sicuramente porteranno in tavola piatti più lavorati, soprattutto a base di carne, bisogna optare per i rossi più corposi, a gradazione media: scegliendoli tra quelli di casa nostra perché non degustare un classico Chianti, un Barbera o un Nero d’Avola? Se il menu della vigilia o quelli di Santo Stefano prevedono pietanze a base di pesce (di solito nelle regioni meridionali) basta abbinarlo ad un buon Vermentino, un Verdicchio o una Falanghina. Obbligatorie le bollicine per i brindisi di fine pasto: uno spumante, dolce o secco, seguito da un vino da accompagnamento per i dolci tradizionali come il Vin Santo, il Moscato e la Malvasia. Auguri!

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