Ripartire coinvolgendo i Consorzi di Tutela del Vino a Denominazione, che da sempre si impegnano nel promuovere e tutelare i propri territori: questo l’appello di Federdoc all’indomani della presentazione del Patto per l’Export. Un progetto, questo, firmato a inizio giugno dai rappresentanti del Governo che destina 1,4 miliardi al rilancio del Made in Italy sui mercati esteri dopo il freno legato all’emergenza Covid-19 e che è stato ben accolto dai rappresentanti di categoria, Federdoc compresa:

“Pur riconoscendo l’impegno del nostro Governo – spiega Riccardo Ricci Curbastro, Presidente della Federdoc, Confederazione Nazionale dei Consorzi Volontari di Tutela dei Vini a Denominazione di Origine italiani – e valutando in modo estremamente positivo molti degli obiettivi del progetto, avevamo ritenuto necessario ricordare come diversi degli elementi cardine del piano dovessero a nostro giudizio prevedere il coinvolgimento di realtà, come appunto Federdoc, che già da anni operano in prima linea su temi quali la promozione e l’internazionalizzazione”.

La risposta del Governo non si è fatta attendere: Manlio Di Stefano, Sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri – dicastero che ha lavorato al Patto per l’Export – ha voluto incontrare il Presidente Ricci Curbastro per un colloquio nel corso del quale sono stati affrontati i temi centrali del settore vitivinicolo.

“Ho trovato nell’Onorevole Di Stefano un interlocutore attento e preparato – afferma Ricci Curbastro – e molto sensibile alla realtà dei Consorzi, volano imprescindibile per la crescita del vino italiano, dentro e fuori dai confini nazionali. E’ stato un incontro propedeutico a un’attività sinergica, indispensabile per la ripresa di un settore in evidente sofferenza. Temi come cultura del vino, promozione dei territori e protezione delle nostre Indicazioni Geografiche sono stati affrontati con la promessa di un prossimo incontro che renda possibile approfondire il discorso e, soprattutto, definire una strategia vincente per la rinascita del patrimonio vitivinicolo del nostro Paese”.