Ocm, prosegue la fase di stallo

Niente di nuovo nell’ultima Conferenza Stato-Regioni, e manca ancora l’intesa per il testo del bando da approvare. Intanto i nostri correnti corrono, con Francia e Spagna molto più avanti di noi

“Mentre Francia e Spagna spingono l’acceleratore, noi siamo ancora fermi ai box, consapevoli di partecipare ad una corsa contro il tempo”.

Con queste parole le varie organizzazioni del settore (Alleanza delle Cooperative Italiane – Settore Agroalimentare, Assoenologi, Cia, Confagricoltura, Federdoc, Federvini, Unione Italiana Vini) testimoniano quello che è lo stato dell’arte dell’Ocm Vino, che a questo punto assume i toni di una vera e propria disfatta. Infatti non sono servite neanche le sollecitazioni dei vari protagonisti della filiera vitivinicola per sbloccare questa impasse, dovuto all’immobilismo di Stato e Regioni.

E mentre i nostri competitors accelerano la corsa, con Francia e Spagna che già hanno approvato i bandi, i progetti sono stati valutati e i fondi assegnati, per l’Italia non sembrano esserci soluzioni di uscita. Infatti anche l’ultima Conferenza Stato-Regioni non ha dato nessun tipo di risposta.

Da una parte c’è stato il veto da parte delle Lombardia sul bando da approvare, quando per questioni di questo tipo è prevista l’unanimità, dall’altra ci sono stai dei malumori sulle indicazioni del Ministero delle Politiche Agricole sui fondi da assegnare per i progetti multiregionali. A questo punto la palla passa in mano al Consiglio dei Ministri.

Dunque, con tutta probabilità, il Ministero deciderà in autonomia, partorendo un testo che non sarà facilmente accettato da una filiera, peraltro molto divisa al suo interno. Bisogna inoltre considerare il fatto che l’Unione europea si dimostra sempre molto vigile con i fondi che assegna, e pronta a sanzionare o a riprenderseli nel caso non vengo spesi, o vengano spesi male.

La sorte che potrebbe toccare ai 30 milioni della campagna 2016-17 ancora da assegnare.

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