Xylella, ultimatum per tremila olivi

Rimborsi solo se gli ulivi verranno sradicati volontariamente. Ma non si sa né quando arriveranno tali risarcimenti né cosa si potrà fare nei terreni incriminati.

Arriva l’ultimatum in Puglia per tremila ulivi colpiti dalla Xylella Fastidiosa. L’abbattimento riguarda non solo le piante malate ma anche quelle sane che si trovino a 100 metri da esemplari colpiti dal batterio. E se nel Salento tale misura è stata scongiurata con un campionamento a tappeto nella zona cuscinetto di Brindisi sono 1000 gli ulivi sani che verranno abbattuti, mentre sempre nella stessa zona le unità malate destinate al taglio sono 2000. download (1)Il piano Xylella è stato presentato lunedì 5 ottobre e prevede un rimborso per un valore, stimato dal Ministero, fra i 98 e i 106 euro a ulivo per un totale massimo 15.000 euro. Il rimborso è previsto solo in caso di abbattimento volontario. In caso contrario il taglio verrà eseguito dalle autorità senza indennità per il risarcimento. La seconda possibilità di aiuto è rivolta però solo alle aziende agricole che potranno accedere al fondo di solidarietà nazionale. E se i danni all’economia pugliese sono certi rimane però da capire cosa fare dopo l’abbattimento degli ulivi dove vige il divieto di reimpianto ma non si hanno però indicazioni, da parte di nessuna autorità, sulla possibilità di coltivare altre piante o colture. Nel frattempo resta la rabbia di molti per una misura considerata eccessiva che arriva dall’Unione Europea dove tuttavia gli studiosi non hanno ancora capito appieno le dinamiche di diffusione del batterio.

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