Quando i droni sono di aiuto alla lotta alla Xylella

Se ne parlerà a Roma durante la “Roma Drone Conference”, in programma il 17 febbraio 2016.

Meadow_froghopper_(Philaenus_spumarius)Arriva dai droni un importante aiuto nella lotta alla Xylella. La possibilità di dotare le nuove macchine volanti di sensori multispettrali e ad infrarossi è infatti un potente ausilio per monitorare il modo in cui il devastante batterio si propaga tra le varie zone di coltivazione, permettendo di dedurre numerose ed utili costanti e variabili nel suo comportamento.

Già note le possibilità che i droni aprono nel campo dell’agricoltura di precisione, le applicazioni dei dispositivi aerei all’analisi di agenti infestanti (oltre alla Xylella, anche alla peronospora della vite, alla piralide del mais e al punteruolo rosso) saranno al centro del quarto appuntamento di “Roma Drone Conference”, in programma il 17 febbraio 2016. Durante la conferenza, che ha ricevuto il patrocinio dal Ministero delle politiche agricole, ambientali e forestali e dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, saranno esposti i primi risultati delle campagne di volo effettuate sugli olivi colpiti dalla Xylella Fastidiosa.

«L’Italia – spiega Luciano Castro, presidente di “Roma Drone Conference” – si trova oggi in prima linea nello sviluppo di queste nuove soluzioni tecnologiche e potrà dire la sua in un mercato che sta per esplodere a livello mondiale. L’arrivo del “drone-contadino” tra campi e filari è sempre più vicino».

La speranza è che l’arrivo del drone contadino sia davvero vicino: è di due giorni fa, infatti, la notizia diffusa dall’ANSA (su fonti della Procura di Lecce) che la Xylella ha intanto contagiato anche alcuni olivi della zona di Avetrana, nel tarantino.

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