Picco di vendite per l’olio extravergine d’oliva in questo Natale

Coldiretti Puglia: «Vendite di olio extravergine d’oliva aumentate del 25%»

Le vendite di olio extravergine di oliva nella regione Puglia, durante le festività di Natale, segnano una crescita del 25%. Circa 9 famiglie su 10 sono consumatori abituali, e cresce notevolmente l’attenzione verso il prodotto di qualità. In quest’ottica l’olio extravergine d’oliva si posiziona in cima alla top ten dei regali gastronomici più ricercati e quindi molto attesi. È quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia, sulla base dell’andamento delle vendite di olio Evo in aziende olivicole, frantoi e mercati contadini.

Nonostante già le stime di agosto  preannunciassero un 2022 complesso per la raccolta delle olive, con una situazione a macchia di leopardo che ha spaccato l’Italia in più parti

Anche all’estero sono balzate del +40% in valore le vendite di olio d’oliva Made in Puglia nel mondo – aggiunge Coldiretti Puglia – nonostante i cambiamenti climatici che pesano sulla produzione regionale e le tensioni internazionali legate alla guerra in Ucraina.

“Sta rispondendo bene il mercato all’olio extra vergine di oliva tricolore, con il 75% dei consumatori che si dichiara propenso all’acquisto se si tratta di prodotto italiano e la maggioranza assoluta dichiara che al momento di acquistare un olio extravergine d’oliva non bada al prezzo per avere la massima qualità“, spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

L’impegno è quello di diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva

I dati ci dicono che i consumatori usano in media 8 chili a testa di olio extravergine di oliva e ogni famiglia spende in media 117 euro all’anno per acquistare olio d’oliva. Risulta essere anche l’alimento più popolare sulle tavole nazionali, addirittura più di pane e pasta, utilizzato da oltre il 97% degli italiani nell’ultimo anno.

vendite olio extravergine

“Diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva fra i consumatori e supportare la crescita continua della filiera dell’olio è il nostro obiettivo – aggiunge il presidente Muraglia – perché i consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell’olio. In Puglia aziende agricole e frantoi hanno saputo cogliere gli spunti positivi offerti dal mondo del vino, abile nell’attività di marketing e di grande promozione delle etichette pugliesi a livello nazionale e internazionale. Da qui stanno nascendo sale di degustazione all’interno delle aziende olivicole e dei frantoi, il packaging sta divenendo sempre più ammiccante, sta salendo il livello qualitativo degli oli”, tiene a precisare Muraglia.

“Un olio extravergine di oliva  di qualità – conclude Coldiretti Puglia – deve essere profumato all’esame olfattivo deve ricordare l’erba tagliata, sentori vegetali e all’esame gustativo deve presentarsi con sentori di amaro e piccante, gli oli di bassa qualità invece puzzano di aceto o di rancido e all’esame gustativo sono grassi e untuosi. Riconoscere gli oli Evo di qualità significa acquistare oli ricchi di sostanze polifenoliche antiossidanti fondamentali per la salute“.

vendite olio extravergine

Con la speranza di lasciare alle spalle il problema rincari del 2022

Un’analisi Coldiretti e Unaprol aveva già effettuato un’analisi riguardo le problematicità legate ai rincari del 2022: “a pesare su aziende agricole e frantoi sono stati i rincari diretti e indiretti determinati dall’energia che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio nelle campagne. Mentre il vetro costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno. Ma si registra anche un incremento del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica, secondo l’analisi Coldiretti e Unaprol. Olivicoltori e frantoiani sono costretti a fronteggiare l’incremento dell’elettricità, i cui costi sono quintuplicati”.

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