Rogna dell’olivo, cos’è e come prevenire la malattia della pianta

L’olivo è soggetto a differenti tipi di malattie che mettono in serio rischio la sua produttività e questo ha un effetto sulla vita di tutti. Basti pensare che il calo produttivo oleario degli ultimi anni ha portato un aumento dei prezzi dell’olio d’oliva a livelli record.

Tra i cambiamenti climatici e la lotta alle principali patologie che mettono in ginocchio la produzione olearia, l’olio dà sempre molti “pensieri”. Una delle malattie dell’olivo più diffuse con cui i produttori e gli olivocoltori di tutto il Mondo si scontrano è la rogna dell’olivo.

Si tratta di una malattia di tipo batterico che colpisce gli olivi e può causare gravi danni alla produzione. Per arginarla, bisogna innanzitutto conoscerla. Vediamo insieme cos’è e come si combatte la rogna dell’olivo.

Cos’è la rogna dell’olivo

La rogna dell’olivo è una malattia di tipo batterico che colpisce pianta e tronco. A causarla è un batterio chiamato “Pseudomonas savastanoi pv. Savastanoi”. Questo particolare tipo di batterio, molto aggressivo si diffonde attraverso le gocce di pioggia.

La rogna dell’olivo può causare la morte degli alberi ed è davvero molto rischiosa per la produzione dell’olio d’oliva. Il batterio che provoca la rogna alla pianta vive costantemente sulla superficie della vegetazione dell’olivo senza provocare alcun tipo di danno.

Ma, a un certo punto, se vi sono le condizioni favorevoli, penetra nelle foglie e nel fusto, attacca le cellule vegetali. L’attacco avviene principalmente mediante i tubercoli stessi, nei quali il batterio si riproduce. Poi, con l’arrivo della pioggia, i batteri si disseminano all’interno della vegetazione della stessa pianta o su piante vicine.

Il risultato? Questo minuscolo batterio provoca iperplasie ai rami e sulle piccole branche, si manifesta con dei bozzi scuri che man mano uccidono la pianta.

Le cause della malattia

Le vie di infezione che favoriscono l’insediamento della rogna dell’olivo negli alberi sono:

  • la presenza di ferite naturali nelle piante, causate da grandine e gelate;
  • la presenza di ferite provocate dall’uomo nelle piante. Spesso è possibile causarle nella fase di raccolta con scuotitore, tramite abbacchiatura oppure con la pratica della potatura.

In linea generale, è molto più semplice che il batterio penetri nell’olivo attraverso lesioni accidentali o provocate da potature effettuate con attrezzi non sterilizzati. Ad esempio, è molto frequente che si verifichino infezioni da rogna dell’olivo con la raccolta delle olive tramite la bacchiatura. La pratica, infatti, provoca questo tipo di lesioni che favoriscono il batterio e causano l’infestazione delle piante.

Come si presenta la rogna dell’olivo

La rogna dell’olivo si presenta con la formazione di tubercoli rotondeggianti sulla pianta. In particolare, su tronco, branche e rami di diversa età. Se invece, la presenza di tubercoli si manifesta sulle foglie e sui peduncoli, vuol dire che l’infezione è già molto grave.

In sostanza, col progredire dell’infezione i tubercoli, crescono sempre più. Man mano si diffondono sui rami fino a provocarne la necrosi e proseguendo con la diffusione delle infezioni.

Ma come si previene questa patologia? Vediamolo insieme.

Come prevenire la rogna dell’olivo

Vi sono diversi modo per prevenire la rogna dell’olivo. Come per tutte le altre malattie di origine batterica, i trattamenti preventivi devono essere continui e costanti. Ovvero, la prevenzione da questa patologia di tipo batterico può essere fatta:

  • con l’utilizzo di prodotti chimici o con l’applicazione di prodotti biologici;
  • con l’utilizzo di tecniche di coltivazione sostenibili.

Vediamo nel dettaglio come, questi sistemi, tutelano le piante dalla presenza della rogna.

L’uso di prodotti specifici contro la rogna dell’olivo

Per combattere la presenza della rogna dell’olivo è importante seguire delle pratiche agronomiche ben precise mediante l’utilizzo di prodotti chimici o con l’uso di prodotti biologici.

Il primo passo è mantenere una buona gestione della concimazione, optando per l’uso di un fertilizzante adatto alle piante di olivo. Il fertilizzante va applicato in modo uniforme e con attenzione. Inoltre, è importante una buona gestione della potatura, specie in caso di infezioni.

Infatti, è necessario procedere in modo spedito a potare le piante, regolarmente, per rimuovere le parti colpite dal batterio. Questa prativa eviterà la proliferazione e la diffusione della rogna dell’olivo sulle vostre piante.

Combattere la rogna dell’olivo con tecniche di coltivazione sostenibili

Come già detto, la rogna dell’olivo è una malattia causata da un batterio che può danneggiare le colture di olivo, ma può essere arginata mediante l’uso di tecniche di coltivazione sostenibili. Cioè, viene debellata mettendo in campo delle strategie di controllo ecologico.

Per trattare la rogna dell’olivo, dunque, è cruciale andare a controllare sempre le piante, identificare ed eventualmente, rimuovere i rami e i tronchi infetti. Questa pratica “eco sostenibile” salvaguarda e tutela la pianta.

Come scegliere i prodotti efficaci e puntare a strategia di tutela

Per prevenire e combattere la rogna dell’olivo, è importante scegliere i prodotti più efficaci e mettere in campo specifiche strategie preventive. Il consiglio è di applicare un fungicida specifico per questo tipo di infestazione e seguire attentamente le istruzioni del produttore per assicurarsi di ottenere i migliori risultati.

Gli interventi più efficaci sono quelli fatti con prodotti a base di rame, ma devono essere tempestivi. In genere si fanno davanti a condizioni favorevoli alla diffusione e penetrazione del batterio (potatura, raccolta, pioggia, grandine). Tali trattamenti, inoltre:

  • vanno organizzati e distribuiti in modo da prevenire la patologia batterica;
  • dopo aver usato specifici prodotti, non dimenticate di rimuovere anche le foglie cadute e di provvedere alla pulizia del terreno intorno all’albero.

Ma ciò, non basta. Bisogna anche adottare una strategia preventiva. Ovvero, serve un attento monitoraggio delle condizioni climatiche e delle operazioni condotte in oliveto, intervenendo quando le condizioni sono favorevoli all’insediarsi del patogeno batterico.

Insomma, con un’analisi attenta e con un monitoraggio costante, la comparsa della rogna dell’olivo può essere evitata.

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