Un anno difficile quello dell’olio: la raccolta delle olive 2022 fa luce su una situazione complicata e estremamente diversa da regione a regione
Così come già anticipato dalle stime di agosto, il 2022 è stata un’annata complessa per la raccolta delle olive, con una situazione a macchia di leopardo che ha spaccato l’Italia in più parti.
La situazione in Puglia
Particolarmente grave la situazione nel sud Italia, soprattutto in Puglia; secondo le ultime stime Ismea, la produzione 2022 di olio extravergine d’oliva pugliese è crollata del -52%.
Il problema più grave è l’inarrestabile diffusione della Xylella, che continua ad avanzare: solo pochi giorni fa è stata dichiarata zona rossa un’ampia regione tra Monopoli e Polignano.
Il vero grande problema di questa raccolta 2022 delle olive in Puglia è, però, sempre più la siccità: quella di quest’anno si è andata a sommare alla mancanza di piogge registrata già nel 2021.
Altro grave problema è rappresentato dall’esplosione dei costi: stando ai calcoli di Coldiretti e Unaprol, i rincari diretti e indiretti determinati dall’energia vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio nelle campagne, a cui si va ad aggiungere il costo del vetro, che ha raggiunto un rincaro di oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno.
Raccolta delle olive 2022: i dati regione per regione
Sardegna
Sassari 14.99, Nuoro 16.88, Cagliari 14.77, Oristano 14.21, Sardegna Sud 14.46.
Sicilia
Trapani 14.44, Palermo 16.13, Messina 16.99, Agrigento 15.18, Caltanissetta 14.59, Enna 14.78, Catania 13.80, Ragusa 12.59, Siracusa 13.01.
Calabria
Cosenza 15.59, Catanzaro 17.54, Reggio Calabria 15.08, Crotone 18.64, Vibo Valentia 15.07.
Basilicata
Potenza 15.09, Matera 15.08.
Puglia
Foggia 15.04, Bari 15.17, Taranto 13.39, Brindisi 14.62, Lecce 12.58, Barletta-Andria-Trani 15.86.
Campania
Caserta 11.94, Benevento 11.74, Napoli 13,80, Avellino 13.20, Salerno 13.93.
Molise
Campobasso 13.40, Isernia 15.94.
Abruzzo
L’Aquila 15.65, Teramo 14.37, Pescara 15.19, Chieti 15.09.
Lazio
Viterbo 12.49, Rieti 13.99, Roma 13.82, Latina 12.91, Frosinone 13.66.
Marche
Pesaro-Urbino 13.24, Ancona 13.23, Macerata 12.81, Ascoli Piceno 13.73, Fermo 14.19.
Umbria
Perugia 13.60, Terni 14.21.
Toscana
Massa-Carrara 14.01, Lucca 14.57, Pistoia 14.10, Firenze 13.80, Livorno 14.11, Pisa 13.60, Arezzo 13.47, Siena 13.33, Grosseto 13.47, Prato 14.93.
Emilia-Romagna
Piacenza 10.00, Modena 9.09, Bologna 13.49, Ravenna, 13.14 Forli-Cesena 13.80, Rimini 13.94
Liguria
Imperia 21.10, Savona 18.48, Genova 18.20, La Spezia 15.25.
Friuli-Venezia Giulia
Udine 12.82, Gorizia 12.50, Trieste 14.57, Pordenone 13.33.
Veneto
Verona 14.80, Vicenza 13.42, Treviso 14.59, Padova 16.10.
Trentino-Alto Adige
Trento 15.29
Lombardia
Como 11.11, Bergamo 13.77, Brescia 13.41, Mantova 13.33, Lecco 12.84.
Piemonte
Torino 11.76, Vercelli 13.04, Alessandria 14.29.
L’aumento del prezzo dell’olio
Questa difficoltà diffusa porta problematiche a livello di costi. I prezzi dell’olio oliva extravergine all’origine in Italia sono in ascesa ovunque, con rincari considerevoli su Dop ed Igp e più lievi sul biologico.
I mercati all’ingrosso, dopo aver raccolto nel mese di ottobre l’annuncio dellaCommissione Europea, che aveva previsto la produzione di olio d’oliva 2022-2023 nei Paesi Ue in calo del 25% sul 2021-2022, negli ultimi tempi risentono del peso delle giacenze, che in Italia sono quasi il 40%.

Il prezzo medio nazionale dell’olio d’oliva extravergine risulta essere di circa 6,03 euro al chilogrammo.