Olio Evo: aggiudicazione definitiva per 2,28€ al litro

Associazione Restart pronta ad analizzarne la qualità

Una decisione che ha spinto gli olivicoltori italiani a chiedere chiarimenti riguardo i metodi secondo cui Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) ha giudicato adeguata l’offerta di olio extravergine d’oliva a 2,28 euro al litro destinato agli indigenti.

Lo sconcerto è nato della modalità di offerta al ribasso che ha consentito di raggiungere un prezzo di 2,28 euro/al litro che verrà corrisposto alle aziende aggiudicate. Non sono inoltre mancate le critiche per l’assenza dei requisiti di certificazione Dop e Igp o quelli di provenienza dell’olio extravergine adottati per altri prodotti agroalimentari.

Diverse le lamentele e le denunce delle associazioni di frantoiani tra cui quella dell’Associazione Restart, nata dall’esperienza dei gilet arancioni dell’agricoltura 2019 e che rappresenta numerose imprese agricole.

Il loro portavoce Onofrio Spagnoletti Zeuli, ha commentato sottileando di essere pronto ad analizzare il prodotto acquistato dallo Stato per accertarne l’effettiva qualità.

“Siamo pronti dalla Puglia, in collaborazione con le associazioni del terzo settore, attraverso il nostro sistema di Op, frantoi, cooperative e i nostri laboratori, ad analizzare a nostre spese questo prodotto per essere certi si tratti di un olio extravergine d’oliva reale e di qualità“. Ci auguriamo che nel prossimo bando per indigenti destinato all’olio extravergine d’oliva, annunciato dalla ministra Teresa Bellanova, siano valorizzate le produzioni 100% italiane e Dop di qualità e che i parametri di congruità vengano valutati sulla base del mercato reale”, ha concluso Spagnoletti Zeuli.

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