In calo la produzione di olio italiano 2022. E salgono i costi

La produzione di olio italiano nel 2022 crolla e gli italiani dovranno dire addio a una bottiglia di olio evo su tre. È quanto emerge dal report “2022, la guerra dell’olio Made in Italy” di Coldiretti e Unaprol e diffuso in occasione di una giornata importante per l’olivicoltura nazionale. Quello dell’inizio della raccolta delle olive 2022/2023 in Italia.

Produzione olio italiano 2022: i dati

Le previsioni per la campagna olearia 2022 2023 di Coldiretti e Unaprol parlano di un calo del 30% per quello che riguarda la quantità. Numeri importanti per un Paese, l’Italia, che nel 2021/2022 è stato il secondo paese al mondo per produzione di olio.

“A pesare sulla produzione nazionale – si legge in una nota di Coldiretti – è stata una siccità devastante mai vista negli ultimi 70 anni. Siccità che ha messo in stress idrico gli uliveti danneggiando prima la fioritura e poi le gemme, soprattutto in quelle zone dove non si è potuto intervenire con le irrigazioni di soccorso per dissetare e rinfrescare le piante. Ma diverse aziende hanno deciso di non intervenire per gli elevati costi di carburante, elettricità, service e prodotti di supporto alla nutrizione dei terreni. Salva la qualità, con l’Italia che può vantare il più ricco patrimonio di varietà di olii a livello mondiale“.

I numeri presentati da Coldiretti e Unaprol sono in linea con le stime sulla raccolta delle olive 2022 di Cia. Già a inizio agosto, infatti, CIA – Agricoltori Italiani preannunciava un calo importante per l’Italia e la sua produzione di olio d’oliva 2022.

produzione olio italiano 2022

Quando parte la raccolta delle olive 2022 in Italia

Il via alla nuova produzione di olio italiano 2022 è stata data proprio a Roma da Coldiretti qualche giorno fa. “In via XXIV Maggio 43 presso la sede di Coldiretti a Palazzo Rospigliosi sono state spremute in un vero frantoio, dal vivo, le prime olive di quest’anno alla presenza del Presidente di Coldiretti Ettore Prandini e del Presidente di Unaprol, l’associazione degli olivicoltori, David Granieri” continua la nota.

Dando un’occhiata alla produzione di olio d’oliva in Italia per regione, si vede come l’olio nuovo 2022 farà la sua prima comparsa in Sicilia. Questa “da sempre anticipa tutte le altre regioni italiane con una produzione in netto calo rispetto alla campagna precedente, attestatasi intorno a 330 milioni di chili di olio prodotto”.

Ma il calo è diffusa in tutta la produzione di olio al Sud italia. Lo si vede – spiega la nota – “specie nelle regioni più vocate all’olivicoltura come Puglia e Calabria, che da sole rappresentano circa il 70% della produzione olivicola nazionale. Specialmente in Puglia, cuore dell’olivicoltura italiana, si rischia un taglio fino al 50% a causa prima delle gelate fuori stagione in primavera e poi dalla siccità. E continua a perdere terreno il Salento – denunciano Coldiretti e Unaprol – distrutto dalla Xylella, che ha bruciato un potenziale pari al 10% della produzione nazionale”.

Un po’ diversa la situazione della produzione di olio d’oliva 2022 in Toscana e in Lazio. Qui, “l’andamento è a macchia di leopardo con un leggero rialzo della produzione rispetto all’anno precedente, stimabile tra il 10 e il 20%. Sembra andar meglio invece nel resto d’Italia con il Nord, che segna un aumento produttivo attorno al 40-60% fra Liguria, Lombardia e Veneto”.

produzione olio italiano 2022

Aumento costi produzione olio 2022: cosa succede

Altro punto all’ordine del giorno è quello legato ai prezzi dell’olio extra vergine d’oliva 2022. Il caro energia, la mancanza di materie prime e l’instabilità a livello mondiale pesano sui produttori che si trovano ad affrontare spese e bollette in aumento. E chi si chiede quanto costa produrre olio avrà quest’anno una risposta con cifre molto più alte degli scorsi anni.

“Con l’esplosione dei costi nelle aziende olivicole aumentati in media del 50%  – evidenziano Coldiretti e Unaprol – quasi 1 su 10 (9%) lavora in perdita ed è a rischio di chiusura, secondo dati Crea”. Ma quali bollette sono aumentate nel dettaglio e quali materie prime? L’analisi risponde anche a queste domande.

“A pesare, in particolare – continua la nota Coldiretti – i rincari diretti e indiretti determinati dall’energia che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio nelle campagne. Mentre il vetro costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno. Ma si registra anche un incremento del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica, secondo l’analisi Coldiretti e Unaprol. Olivicoltori e frantoiani sono costretti a fronteggiare l’incremento dell’elettricità, i cui costi sono quintuplicati”.

Listino olio 2022: cosa dovranno pagare le famiglie

Di fronte a tali aumenti nei costi di produzione di olio italiano nel 2022, per Coldiretti la conseguenza potrebbe essere quella di un incremento del prezzo al dettaglio.

“Se i costi crescono mentre scendono i ricavi delle imprese, il carrello della spesa delle famiglie registra aumenti dei prezzi al dettaglio per la maggior parte dei prodotti della tavola – spiegano Coldiretti e Unaprol –. Per l’olio extravergine d’oliva  sono attesi forti rincari sugli scaffali in autunno con l’arrivo delle nuove produzioni”.

 

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