Il Consorzio di Tutela Olio Dop Riviera Ligure lancia iniziative a sostegno del territorio e per difendere il patto di filiera.

 

Il bilancio 2019 per il Consorzio di Tutela dell’olio DOP Riviera Ligure si chiude con -40mila euro, ma non si tratta di fallimento ma di un risultato relativo a promozione ed investimenti.

Sono molte le iniziative intraprese per ottenere la dop dell’oliva taggiasca, sostenere il mondo della produzione, valorizzare il territorio e difendere il patto di filiera.

Con una media del 90% di voti favorevoli è stato così approvato, con consultazione scritta, il bilancio 2019 del Consorzio e il piano per i prossimi anni.

Stiamo parlando di un ente che non ha scopo di lucro– sottolinea il Presidente del Consorzio, Carlo Siffredi. Il dato non è assolutamente indicativo della bontà o meno della gestione. Anzi, proprio la buona gestione di questi anni ha permesso di costruire nel tempo una solidità patrimoniale che ci permette di investire qualcosa di più, rispetto ai finanziamenti ottenuti, a favore della comunicazione e della conoscenza del prodotto. Il 2019 è stato un anno dove era fondamentale passare dal singolo prodotto ad una promozione integrata di eccellenze simboli del territorio”.

E a proposito di filiera viene rilanciata ulteriormente la validità del patto.

“ Uno strumento che in questi anni ha contribuito a sostenere il mondo della produzione con prezzi che hanno permesso alle imprese di investire, recuperando ad esempio numerosi oliveti sul nostro territorio– continua il presidente del Consorzio dell’Olio Dop Riviera Ligure. Un altro segnale di quanto il patto rappresenti un elemento di valorizzazione per le diverse comunità che vivono e lavorano nell’entroterra ligure”.

Un Consorzio che intraprende sfide continue, i consorziati hanno approvato la modifica del disciplinare di produzione dell’Olio Riviera Ligure DOP da presentare alla MIPAAP ed alla UE seguendo la strada di altri dop per realizzare un olio di una varietà locale ed inoltre hanno attuato delle strategie per ottenere la DOP anche per l’oliva taggiasca perché appartiene al territorio LIgure.

Taggiasca è un patrimonio che appartiene al nostro territorioNon possiamo permetterci che altri possano scipparlo definitivamente in futuro, mettendo i nostri produttori in una situazione di difficoltà”– ha commentato il Presidente Carlo Siffredi.

Related Posts

Ultimi Articoli