Cresce l’export di olio d’oliva in Puglia, boom nel 2022

Coldiretti Puglia pubblica il report sulla crescita dell’export per i prodotti regionali. Il cosiddetto “made in Puglia” all’estero è cresciuto di 16 punti in percentuale nel corso del 2022. In particolare, vi è stato un aumento del +30,4% per l’olio extra vergine di oliva, ma anche per altri prodotti come il vino (+10,4%) e pasta (+37,1%).

Il record dell’olio extravergine d’oliva, in particolare, premia un comparto che è stato messo letteralmente in ginocchio dall’epidemia della xylella fastidiosa e in più, a oggi, Coldiretti Puglia potrà utilizzare questo dato proprio per ripartire al meglio con la produzione dell’olio nel territorio. Vediamo quali sono i dettagli sul report relativo al made in Puglia nel 2022 ed in particolare, l’export sull’olio d’oliva.

Cresce l’export di olio d’oliva in Puglia, i dati

I dati di Istat Coeweb fanno emergere una crescita dei prodotti made in Puglia nel 2022, in particolare, relativamente al 4° trimestre dell’anno. Parliamo del periodo che va da ottobre a dicembre 2022. In quei precisi mesi, i prodotti agricoli realizzati nel territorio pugliese hanno registrato un boom dell’export. Le performance da reputare straordinarie sono quelle dell’olio extravergine d’oliva che ha visto una crescita dell’export pari al 30,4%. Ma anche vino e pasta pugliese hanno avuto un vero e proprio rilancio.

Elemento base della dieta Mediterranea, l’olio extravergine d’oliva pugliese ha portato una crescita superiore ai 30 punti in percentuale. Ciò è avvenuto, in quanto, si è diffusa sempre di più l’idea tra i consumatori e turisti di un olio puro e prodotto secondo i dettami del territorio. Secondo Coldiretti Puglia, l’olio della Regione rappresenta una vera e propria eccellenza italiana. L’ulivo, del resto, in Puglia è presente su oltre 370.000 ettari di terreno coltivato. A oggi si conta un prodotto IGP olio di Puglia e ben 5 olii extravergine DOP. In più, la viticoltura pugliese nonostante i danni da xylella degli ultimi anni l’abbiano messa in ginocchio, è ancora oggi uno dei comparti più importanti del Mezzogiorno.

Ci riferiamo a un settore completamente green che conta 60 milioni di ulivi, cioè il 40% della superficie del Sud, quasi il 32% del terreno nazionale e l’8% comunitario. Questo comporta un valore del business che arriva a quota un miliardo di euro di produzione lorda vendibile di olio extravergine d’oliva.

Tutto sull’export in Puglia nel 2022

Coldiretti Puglia insieme ai dati raccolti grazie all’Istat Coeweb, ha pubblicato anche un quadro che spiega come il settore dell’export relativamente ai prodotti made in Puglia sia aumentato dal 2021 al 2022 in maniera vertiginosa. Questa è la suddivisione dei dati per Provincia che riportavano l’aumento dell’export tra il 2021 e il 2022:

  • Foggia: export pari a 91.634.391 unità nel 2021 e a 81.382.197 nel 2022;
  • Bari: export pari a 575.072.679 unità nel 2021 e a 714.767.657nel 2022;
  • Taranto: export pari a 73.790.687 unità nel 2021 e a 67.538.794 nel 2022;
  • Brindisi: export pari a 18.922.526 unità nel 2021 e a 21.672.647 nel 2022;
  • Lecce: export pari a 27.480.054 unità nel 2021 e a 29.660.616 nel 2022;
  • Barletta-Andria-Trani: export pari a 75.914.664 unità nel 2021 e a 82.825.397 nel 2022.

In totale in Puglia, l’export è stato pari a 862.815.001 unità nel 2021 e a 997.847.308 nel 2022.

Altri dati emersi nel report di Coldiretti Puglia

Oltre alla crescita dell’export dell’olio extravergine d’oliva pugliese, l’analisi di Coldiretti Puglia sui dati export 2022 relativamente agli ultimi mesi dello scorso anno, ha fatto emergere anche un boom di esportazioni per pasta vino e non solo. In particolare, il vino ha avuto una crescita del 10,4%, mentre, invece, la pasta ha avuto una crescita pari al 37,1%. Poi, l’esportazione di frutta e verdura trasformata e conservata ha avuto un aumento pari all’11,5%.

In realtà, però, dall’analisi Istat Ceoweb viene anche fuori che vi è ancora un pesante deficit produttivo e molti settori importanti della Regione Puglia sono fermi al palo. Ad esempio, parliamo della produzione di cereali, della carne oppure in generale, del settore degli allevamenti. Ciò che è certo è che i risultati del vino pugliese sono più che positivi: vi è una crescita di vendita che è pari a 10,4%. Oggi la Puglia conta 38 vini DOP e IGP. È quinta nella classifica nazionale dei prodotti certificati ed esporta, soprattutto, nel Regno Unito con una crescita del +68%, mentre invece negli Stati Uniti l’export è pari al +24%.

Il ruolo dell’olio extravergine d’oliva in Puglia

L’olio extravergine d’oliva in Puglia rappresenta una vera e propria eccellenza. Infatti, non è un caso che sta crescendo molto in termini di esportazione. Del resto la Regione del Sud Italia prevede la più alta produzione di olio extravergine d’oliva grazie ai terreni calcarei e argillosi.

Si tratta di uno degli oli più ricercati al Mondo che permettono di portare il nome della Puglia in ogni angolo del Pianeta. Le “cultivarautoctone della Puglia sono numerose, tra le più diffuse troviamo:

  • “cellina di Nardò” ideale per le verdure;
  • leccina” perfetta per cucinare;
  • coratina” consigliata per la carne;
  • nociara” proveniente dalla provincia di Taranto e Brindisi;
  • ogliarola” dal sapore delicato;
  • picholine” che ha un particolare gusto, molto delicato.

Infine, ricordiamo che la Puglia si distingue anche per la presenza di 5 DOP (Denominazione di Origine Protetta):

  • Dauno;
  • Terra di Bari;
  • Colline di Brindisi;
  • Terra D’ Otranto.

Vi sono anche oli extra vergine d’oliva che beneficiano del riconoscimento di IGP (Indicazione di Origine Protetta) che vengono prodotti con la Cellina di Nardò, la Cima di Bitonto (o Ogliarola Barese, o Ogliarola Garganica), Cima di Melfi, Frantoio, Ogliarola salentina (o Cima di Mola), Coratina, Favolosa (o Fs-17), Leccino, Peranzana.

I suggerimenti di Coldiretti per rilanciare l’export dell’olio extravergine di oliva pugliese

Secondo Coldiretti Puglia i dati sull’export relativi all’olio extravergine d’oliva regionale potrebbero migliorare garantendo una tutela nei confronti dell’agropirateria internazionale che ha un business che è salito a 120 miliardi di euro. Inoltre, Coldiretti sottolinea che è importante cercare anche di sostenere gli imprenditori e i produttori, soprattutto, quelli che sono stati colpiti all’epidemia di xylella.

Potrebbe aiutare anche creare una rete di mobilità di più strutturata con treni, aeroporti e cargo, oltre che alta velocità, per collegare al meglio il trasporto delle merci pugliesi. Solo in questo modo si potrà valorizzare loro il ruolo dell’olio extravergine d’oliva pugliese nel Mondo. In questa maniera, cioè, si potrà sostenere la sua diffusione e la crescita delle esportazioni.

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