Contenimento Xylella nella produzione di olio, l’appello di CIA Puglia

Il contenimento della Xylella nella produzione di olio è diventato un imperativo categorico per gli addetti al settore. Infatti, CIA Puglia attraverso il suo presidente Gennaro Sicolo, già presidente del consiglio oleicolo COI, ha illustrato quale potrebbe essere una strategia di contenimento valida anche a scopo preventivo, contro questo agente patogeno che sta mettendo in ginocchio numerose coltivazioni, in particolare quelle legate al mondo dell’olivicoltura. Scopriamo insieme le soluzioni presentate dalla CIA Puglia contro questo batterio e cerchiamo di capire perché – secondo gli esperti – è importante mettere subito in campo una valida strategia, così da debellare la presenza di questa piaga.

Che cos’è la Xylella fastidiosa

La Xylella è un batterio molto pericoloso che si riproduce all’interno dell’apparato conduttore della linfa grezza. Chiamata anche Xylella fastidiosa, con il suo nome intero, provoca il disseccamento rapido dell’olivo. Cioè fa seccare ramoscelli, foglie e in pochissimo tempo, è in grado di uccidere la pianta. I sintomi più comuni sono i disseccamenti estesi a carico del lembo fogliare e, inoltre, anche l’essiccamento della chioma. Poi man mano la pianta va a morire. A oggi gli unici ulivi che sembrano resistenti alla Xylella fastidiosa sono quelli favolosa e leccino. Nel tempo, la Regione Puglia ha iniziato una vera e propria battaglia contro il batterio ma, come si vede anche dai dati della raccolta olive 2022, la situazione per il comparto gravemente colpito da questo fenomeno, è tutt’altro che positiva.

Contenimento Xylella in agricoltura, cosa si può fare

CIA Puglia ha presentato un piano di contenimento contro il batterio Xylella per salvaguardare la produzione di olio e, in generale, il mondo dell’agricoltura. Secondo l’associazione degli agricoltori italiani pugliesi bisognerebbe implementare i protocolli di distruzione e prevedere anche delle mosse in più. Infatti, bisognerebbe partire da operazioni di monitoraggio delle coltivazioni, dall’analisi degli alberi infetti e anche mettendo in campo più ricerca. Secondo l’associazione di agricoltori pugliesi bisogna impegnarsi ulteriormente per un’eradicazione ancora più rapida delle piante infette perché solo in questo modo si potrà garantire una valida strategia di contenimento contro questo batterio.

Per tale motivo, CIA Puglia ha anche annunciato che la nomina di un responsabile dell’emergenza a cui sono affidati pieni poteri. Questo responsabile avrà mezzi e risorse straordinarie a sua disposizione potrà mettere in campo l’eradicazione dei focolai in pochissimo tempo, in modo da fermare sul nascere la diffusione del batterio. Secondo gli esperti di CIA Puglia, la Xylella è un’emergenza proprio come lo è stato il Covid 19, quindi va trattato in questi termini. Non bisogna arretrare, quanto piuttosto mettere in campo delle dirette azioni di contenimento a 360 gradi che blocchino la diffusione sul nascere.

Il contenimento della Xylella da nord

Secondo il Presidente della associazione agricoltori pugliesi Gennaro Sicolo è necessario avviare, oltre al contenimento della Xylella per la produzione di olio, anche un piano di prevenzione. In particolare, bisogna prevenire per la diffusione di questo batterio a nord, altrimenti potrebbe mettere in ginocchio la produzione di olio e la salute di migliaia di oliveti. È molto importante, agire in questo senso, in quanto nella parte nord del Paese vi sono queste zone di eccellenza per la produzione olearia. Dunque, Sicolo ha specificato che la Regione Puglia ha già attivato l’eliminazione obbligatoria della vegetazione che funge da habitat per gli insetti vettori. Adesso si chiede semplicemente di avviare nuovi fondi straordinari per l’agricoltura in modo tale da prevedere un piano di contenimento ancora più forte.

L’appello di CIA Puglia

L’associazione CIA Puglia ha chiesto alla Regione e, in generale, a tutti i soggetti pubblici che gestiscono canali, strade e ferrovie, di pensare a una strategia di contenimento anti batteri. In particolare, il piano dovrà essere contro la Xylella. Ciò perché è in ballo il futuro del patrimonio olivicolo pugliese che solo in questo modo si potrà tutelare per davvero. A tal fine è intervenuto anche il sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura con delega all’olio di oliva, Patrizio La Pietra. Il sottosegretario ha spiegato che l’avvio del tavolo di filiera sull’olio convocato a partire dal 16 febbraio 2023 rappresenta sicuramente un piano ottimo per mettere in campo la strategia di contenimento auspicata dall’associazione agricoltori. Gli esperti hanno sottolineato come cruciale che venga fatta una riflessione tempestiva su questa problematica.

Del resto, lo stesso sottosegretario ha spiegato l’importanza di garantire delle fasce di protezione dalla diffusione di questo batterio sempre più a nord. Quindi, partendo dalla scienza e da queste tecniche oltre a delle specifiche risorse, si avrà la possibilità di salvaguardare il futuro della produzione d’olio d’oliva in Puglia, vera e propria eccellenza.

Il ruolo di CIA Puglia

Intanto, CIA Puglia in queste ore sta spingendo molto per attivare una valida strategia di contenimento contro l’Xylella fastidiosa in tutela degli ulivi. L’associazione – ricordiamo – è un punto di riferimento per tutti gli agricoltori pugliesi, cerca di tutelare la figura dell’imprenditore agricolo e la sua attività. Infatti, la CIA agricoltori italiani Puglia offre numerosi servizi ai cittadini, agli imprenditori e si impegna per la salvaguardia del comparto a 360 gradi. Dalle consulenze, fino ad arrivare a piani di gestione o imprese, è una realtà che rappresentano un’ancora di salvataggio per tutto il settore.

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