#nofakefood: a Natale è guerra aperta a vino e cibi contraffatti

Complice la vendita online, aumenta il rischio di incappare in cibi contraffatti. Ecco l’analisi di Coldiretti.

Un aumento record del 29,2% delle vendite online con un incremento pauroso delle truffe che vede al centro il Made in Italy. A lanciare l’allarme è la Coldiretti, promotrice con Fondazione UniVerde e Asacert – Assessment & Certification della web conference “#NoFakeFood

L ’Istituto per la tutela della qualità e repressione frodi (Icrqf) ha, nei quattro mesi della prima ondata dell’emergenza Covid-19, effettuato ben 558 interventi per la rimozione di inserzioni irregolari di prodotti alimentari sui siti Alibaba, Amazon e Ebay.

Tra i prodotti più taroccati, sottolinea la Coldiretti, ci sono l’ olio extravergine di oliva, alcuni formaggi prestigiosi come Parmigiano Reggiano e Gorgonzola, i salumi (soppressata, capocollo, salsiccia, pancetta di Calabria e prosciutto Toscano), nonchè tutto il comparto vino a partire dal Prosecco (5%).
“Con l’emergenza Covid più di 8 italiani su 10 (82%) cercano sugli scaffali dei supermercati e vogliono portare sulle tavole di casa i prodotti del vero made in Italy per sostenere l’economia ed il lavoro degli italiani- afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, ricordando che “la voglia di 100% made in Italy è una tendenza confermata dal successo della campagna #mangiaitaliano promossa da Coldiretti e Filiera Italia che ha coinvolto industrie e catene della grande distribuzione ed i mercati degli agricoltori di Campagna Amica per promuovere le produzioni del territori e combattere il fake food”.

Il consiglio della Coldiretti anche in vista dell’appuntamento con il Natale a tavola è quello di verificare l’identità del venditore on line privilegiando chi ha un legame diretto con la terra o appartiene ad una rete strutturata di agricoltori, ma anche di assicurarsi che il prodotto in vendita sia realmente tipico della zona da cui proviene, magari stando attenti che il nome del prodotto non sia “storpiato” come spesso accade quando ci si trova davanti delle imitazioni delle più note specialità made in Italy. 

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