Per l’industria delle bevande bisogna limitare gli zuccheri nei soft drink.
L’Unesda, che rappresenta l’industria europea delle bevande analcoliche, ha annunciato nuovi e rafforzati impegni dedicati alla nutrizione per aiutare i consumatori a gestire l’assunzione di zuccheri aggiunti nei soft drink.
Inoltre l’associazione continua a rispondere alle esigenze dei consumatori e desidera fare la sua parte nel raggiungimento dell’obiettivo dell’UE di accelerare la transizione verso sistemi alimentari sostenibili.
Focus su garantire vite più sane e di promuovere il benessere per tutti.
Tra gli impegni di Unesda c’è appunto quello dedicato a ridurre gli zuccheri aggiunti medi nelle bevande analcoliche di un altro 10% dal 2019 al 2025 nell’UE-27 e nel Regno Unito.
Questo rappresenterà una riduzione complessiva del 33% della media degli zuccheri aggiunti negli ultimi due decenni, basandosi sui precedenti traguardi di riduzione dello zucchero che l’industria ha raggiunto dal 2015 al 2019 (riduzione media del 14,6%) e dal 2000 al 2015 (riduzione media del 13,3%).
Non solo sugar ma anche marketing.
L’altro nuovo impegno annunciato dall’industria europea delle bevande analcoliche è legato al marketing e alla pubblicità per i bambini. Attualmente, nessuna bevanda analcolica viene pubblicizzata in tutta Europa per i bambini di età inferiore ai 12 anni, dove il pubblico è costituito da oltre il 35% di questa fascia di età . L’industria alzerà il limite minimo di età a 13 anni e abbasserà la soglia del pubblico al 30% in modo che in pratica un minor numero di bambini piccoli sarà direttamente esposto alla pubblicità di una qualsiasi delle sue bevande analcoliche.