Il nuovo fenomeno dei “Carbon Negative”

Dalla Vodka al Gin, sempre più produttori di alcolici scelgono la filosofia del “Carbon Negative” per limitare l’impatto di Co2.

Attenzione alla sostenibilità e non solo. Sempre più aziende sposano la filosofia del “Carbon Negative” ed addirittura c’è chi riesce a rimuovere più anidride carbonica dall’atmosfera rispetto a quanta ne produca. Il consumatore dalla sua parte è sempre più attento a ciò che consuma, alla scelta delle materie prime e agli ingredienti da utilizzare. Anche nel settore del vino l’attenzione si sta spostando sempre più verso i vini biologici, biodinamici, green, vegani o naturali.

Di fronte a questa rivoluzione le aziende produttrici devono adeguarsi a questo tipo di richieste in mercato ed è proprio nei processi produttivi si vede espressa la filosofia del “Carbon Negative”. Si parla di ambiente, di natura e di individuazione di soluzioni che possano in qualche modo migliorare o sfruttare in modo positivo l’ecosistema. Uno degli obbiettivi del futuro è certamente quello di orientarsi verso una sostenibilità a 360°: sia produttiva che tecnica.

Sostenibilità Pannelli Solari
Sostenibilità Pannelli Solari

Climate Positive

Essere positivo per il clima è un ulteriore passo in avanti. Ciò significa che un’iniziativa non è solo in grado di neutralizzare le emissioni di carbonio associate, ma prenderà anche provvedimenti per garantire che il progetto rimuova ulteriore anidride carbonica dall’atmosfera. Le aziende carbon negative nel tempo sono riuscite a trovare l’alchimia perfetta. Neutralizzano le emissioni di carbonio delle loro produzioni e adottano provvedimenti per rimuovere ulteriore anidride carbonica dall’atmosfera.

Ma come si diventa “Carbon Free”? In ogni caso la prima attività da fare è misurare la Carbon Footprint. Si tratta dell’impatto dell’azienda o di una linea di prodotti dell’azienda in termini di emissioni di CO2. Calcolando la propria footprint è possibile identificare le cause delle proprie emissioni, così come le opportunità per ridurle. Sfruttare queste opportunità è importante per intraprendere azioni concrete di miglioramento.

Limitare emissioni Co2

Birrifici e Distillerie:

Il birrificio scozzese BrewDog ha annunciato, considerati i suoi impianti produttivi e l’intera catena di pub, di essere carbon negative e di immettere nell’aria una quantità di ossigeno doppia rispetto alla sua produzione di anidride carbonica. Un risultato importante raggiunto grazie a un piano green studiato al dettaglio e a un investimento cospicuo di oltre 30 milioni di sterline.

E ancora Air Vodka, ideata dalla startup innovativa newyorkese Air Company, fondata a Brooklyn da Stafford Sheehan e Gregory Constantine e realizzata utilizzando la CO2 “estratta” dall’aria. Si tratta di una bevanda alcolica fatta di aria e acqua, che sostituisce al comune processo di fermentazione delle patate una reazione chimica attivata con l’aiuto di un catalizzatore metallico, messo in funzione con l’energia solare.

A proposito di Gin invece, anche la distilleria Arbikie Distillery con la sua linea di gin ai piselli e vodka Nadar, ha creato una linea climate positive, perché nel suo processo di produzione assorbe più carbonio di quanto ne generi.

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