Maschio, over 40, di compagnia e attento alla qualità. Ecco l’identikit del consumatore di grappa secondo uno studio di Nomisma per conto di AssoDistil.
Grazie a una recente analisi di Nomisma per conto di AssoDistil e presentata a Nogaredo è stato individuato il profilo medio del consumatore di grappa. L’indagine, che ha coinvolto un campione di mille consumatori, ha evidenziato che il 29% degli italiani ha consumato grappa negli ultimi 12 mesi in almeno un’occasione in casa o al ristorante/bar.
Lo studio è stato presentato a Nogaredo nell’auditorium della Distilleria Marzadro, dove si è parlato delle prospettive di sviluppo del mercato della grappa in Italia. Durante i due giorni è stato anche organizzato un forum dal titolo: “Il settore distillatorio italiano tra modello di sostenibilità e nuove sfide”.

La quota di consumatori aumenta fra gli uomini.
La ricerca ha messo in luce che la quota di consumatori aumenta fra gli uomini, dove raggiunge il 43% a fronte di un 21% fra le donne.
Il tasso di diffusione della grappa è minore tra generation Z (under 25) e millennials (fascia 26-40) dove è pari rispettivamente al 19% e 25%, mentre aumenta al 30% nella fascia di età 41-55 ( generation X) e al 32% tra gli over 55 (baby boomers).
Per quanto riguarda le modalità di consumo 9 consumatori su 10 dichiarano di bere grappa in compagnia, soprattutto con gli amici. Tra i principali motivi che spingono al consumo di questo prodotto vi sono la piacevolezza del gusto (51%) e la convivialità (43%).

Grappa e Mixology, cresce l’interesse.
Secondo l’analisi tra gli intervistati resta ancora una nicchia che ha voglia di sperimentare la grappa nel mondo della mixology. Solo il 3% dichiara infatti di essersi avventurato in questa particolare esperienza. La curiosità è però alta: il 35% dei consumatori si dice curioso e vorrebbe provare un cocktail a base di grappa nei prossimi mesi.
I cocktail a base di grappa o con liquori sono rari e, a causa dei suoi unici profumi, trovare l’equilibrio desiderato dal barman in una nuova miscela di aromi è impresa ardua. Ma non impossibile. Una nuova sfida quindi quella della grappa in mixology che vede sicuramente sconfinare il ruolo puramente digestivo del distillato 100% Made in Italy.