Con il Cocktail Pairing i drink si abbinano al food

Tra le nuove tendenze del momento c’è il Cocktail Pairing: l’arte di abbinare i cocktail al cibo. La chiave è sperimentare!

La graduale riapertura del settore del food&beverage apre alla ripresa dei consumi dei superalcolici, strizzando l’occhio alle tendenze emergenti. Tra di queste troviamo il Cocktail Pairing, ovvero l’arte di abbinare food e cocktail. Chi ha detto che non si può “pasteggiare” con un buon drink?

Un fenomeno ancora all’inizio in Italia ma che comunque rappresenta un modo per far entrare in sintonia il mondo degli chef con quello dei barman. Le ricette vengono interpretate e realizzate in simbiosi, sempre pensando a cosa si potrà poi abbinarci da bere. Certo è che in uno scenario dove i giochi di sapori e profumi saranno molteplici, bisogna anche trovare il modo per formulare la giusta armonia.

cocktail & pairing

Cocktails da tavola.

I drink da pasto sono studiati in tutte le loro sfumature: nel loro gusto, nella loro gradazione alcolica e nella loro composizione. Non si parla di cocktail tipici dell’aperitivo o del dopo cena come posso essere Americano, Negroni o Martini, ma di qualcosa che possa accompagnare in modo bilanciato la pietanza in servizio. La funzione di un cocktail da tavola è dunque quella di sposare a livello gustativo il piatto e non di sovrastarlo con aromi impegnativi.

La chiave per un buon abbinamento di cocktail è completare e contrastare i sapori senza fornire una corrispondenza esatta. Vuoi una bevanda che si adatti naturalmente al cibo?, che ne estenda i sapori principali e mantenga i sensi rinvigoriti, anticipando il prossimo boccone o sorso?. Ci sono molte più scelte con i cocktail che con vino e birra. E questo apre le possibilità di abbinamento, ma può anche rendere difficile sapere da dove cominciare.

Complicato perché quando si lavora con i cocktail, i sapori sono più che complessi. Tuttavia, l’esperienza può essere molto divertente perché i sapori sono quasi infiniti.

cocktail abbinamento food

Abbinare la cucina all’origine dello spirito.

Il modo più semplice per avvicinarsi a un abbinamento è pensare a che tipo di spirito si vuole usare. Ecco qualche consiglio:

Il profilo botanico di Gin è una scelta fantastica per abbinarlo con frutti di mare e pesce. Un gin tonic bilanciato può essere un’eccellente bevanda alternativa che funziona con quasi tutto mentre funge anche da detergente per il palato. Il Whisky nella sua versatilità potrebbe accompagnare carni rosse e di maiale, uno Sherry un po’ più pesante potrebbe accostarsi a un piatto più aromatico come stinchi di agnello, brasato o manzo scottato.

E’ bene precisare che i cocktail o i distillati possono contenere molto più alcol rispetto a birra e vino e proprio per questo motivo è bene mantenere le porzioni più ristrette e magari anche abbinarli a più portate. Tuttavia non esistono abbinamenti giusti o sbagliati, ognuno si può regolare secondo le proprie preferenze. La chiave è sempre sperimentare, imparare dall’esperienza e assaporare ciò che verrà!.

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