Sì al cibo sano ma attenzione allo spreco alimentare

Un occhio di riguardo è sempre verso il cibo sano ma secondo una recente analisi bisogna stare attenti al conseguente spreco alimentare.

In un clima ancora di limbo, l’Osservatorio Enpaia-Censis in un nuovo rapporto ha riportato come i consumi rivolti a un cibo più sano, locale e sostenibile siano aumentati del +0,7% nei primi 9 mesi del 2021 rispetto il 2020 anno in cui si è registrato un picco del +7,4% rispetto al 2019. Al tempo stesso però sono aumentati anche i consumi relativi a uno spreco alimentare.

Cresce così l’attenzione degli italiani per gli alimenti e le bevande che mettono sulla propria tavola e, in particolare, per gli ingredienti presenti nei cibi che consumano quotidianamente. Un clima così “positivo” frutto di scelte consapevoli per la salute propria e dell’ambiente, è stata una grande conquista durante i mesi di lockdown del 2020. Lo aveva infatti costatato il report 2021 di Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability (su rilevazione Ipsos riferita al 2020). Secondo questo rapporto le propensioni dei consumatori erano sia indirizzate verso uno stile di vita più sano ma anche verso una limitazione degli sprechi. Nel 2022 non è stata proprio la stessa cosa.

sostenibilità

Rapporto “Il caso Italia” 2022 di Waste Watcher International.

In controtendenza con l’ultimo periodo risale infatti la freccia dello spreco alimentare domestico. Il report “Il Caso Italia” diffuso in occasione della 9^ Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare ha rivelato che i cittadini gettano in media 595,3 grammi pro capite a settimana, ovvero 30,956 kg annui.

Il clima in cui ci troviamo probabilmente ci rende più vulnerabili e anche meno attenti nella gestione e fruizione del cibo. Dal report si evince che questo dato relativo allo spreco si accentua al sud (+ 18% di spreco rispetto alla media nazionale) e per le famiglie senza figli (+ 12% rispetto alla media italiana). Lo spreco nelle nostre case vale in totale 7,37 miliardi €.

L’indagine 2022 Waste Watcher spiega che nella hit degli alimenti più spesso sprecati c’è:

  • frutta fresca (27%)
  • aglio, cipolla e tuberi (17%)
  • pane fresco (16%)
  • verdure (16%)
  • insalata (15%)
healthy food

Cosa confessano gli italiani?

A livello di abitudini e disabitudini, i consumatori italiani hanno rivelato i motivi di questi sprechi. Un italiano su 2 (47%) ammette di scordare spesso il cibo acquistato, il 46% sostiene che il cibo era reduce dal frigorifero dei negozi e a casa è deperito in frettaUn italiano su 3 (30%) confessa di calcolare male le quantità di cibo che servono in casa, ma c’è anche chi è preoccupato di non avere abbastanza cibo a casa, e che quindi esagera negli acquisti.

I dati Waste Watcher mostrano che quindi c’è consapevolezza di quest’ atteggiamento ma al tempo stesso ci sarebbero dei margini di miglioramento nelle fasi di acquisto e gestione del cibo. Gli italiani chiedono infatti che venga fatta un’educazione alimentare a partire dai banchi di scuola con conseguenti azioni di sensibilizzazione. C’è anche ci chiede di migliorare le indicazioni sulle etichette o il packaging, possibilmente in confezioni più piccole. A livello di acquisto è emerso invece che una buona parte dei consumatori organizza la propria dispensa per data di scadenza. 4 italiani su 6 invece preferiscono programmare spese più frequenti per acquistare alimenti freschi. Infine, in chiave di consumo l’86% degli italiani cerca di prevenire lo spreco cominciando a consumare per primo il cibo più reperibile.

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