Il rituale dell’aperitivo: semplice moda o vera tradizione?

Tra i momenti preferiti di convivio c’è l’aperitivo. Ad oggi però non è più da considerarsi come una moda ma più una tradizione.

Tra le 18-20 scatta il timer, è l’ora dell’aperitivo. Un rituale di convivio, relax e svago che fa parte della nostra tradizione da sempre. Ma siete sicuri di sapere come nasce questa abitudine?…che oggi è tra le più apprezzate e a cui difficilmente si riesce a fare a meno.

Tutto comincia nel V secolo a.C. quando il medico greco Ippocrate era solito prescrivere ai pazienti affetti da inappetenza un medicinale di sua invenzione: il vinum hippocraticum. Si tratta di un vino bianco e dolce, in cui erano macerati fiori di dittamo, assenzio e ruta. L’etimologia del termine non lascia dubbi: viene definito aperitivo, dal latino aperitivus (che apre), una bevanda in grado di stimolare e, dunque, “aprire” la sensazione della fame.

L’aperitivo nel suo momento vero e proprio però nacque a Torino in una piccola bottega di liquori del signor Antonio Benedetto Carpano, il quale nel 1786 ha inventato il vermouth, prodotto con vino bianco addizionato ad un infuso di oltre 30 tipi di erbe e spezie. Da allora, questa bevanda è diventata l’aperitivo per antonomasia e uno dei simboli della città di Torino. Da qui si aggiunge anche la tradizione di gustarlo anche con piccoli assaggi di cibi giusto per stimolare il senso di fame.

spritz in aperitivo

L’ora dell’Happy Hour e l’apericena.

Da qui in poi il momento dell’aperitivo si comincia a diffondere in tutta Italia e anche fuori dal paese, raccogliendo per strada tutte le più possibili varianti. Ed è proprio grazie a questa internalizzazione che si ereditano influenze come per esempio quella inglese dell’Happy Hour. Inizialmente si trattava di una strategia di marketing per far avvicinare in una determinata fascia oraria 18/19 più clienti possibili proponendo drink o bevande a prezzi vantaggiosi.

Inizia così una vera e propria escalation per l’aperitivo. Una tendenza che non propone più piccoli spuntini ma si presenta con piatti molto più sostanziosi. Negli ultimi 10 anni questo ha fatto si che l’aperitivo venga considerato come un’alternativa alla cena il così detto: “apericena”. Spesso può anche sostituire il pranzo, ma in entrambi i casi si prolunga con una durata che supera quella originaria.

tagliere salumi e formaggi per aperitivo

Fingers Food e taglieri: con cosa accompagnare l’aperitivo.

Fra i cibi più richiesti durante questo fatidico momento troviamo alternative essenziali ma sempre di buon gusto. Ovvio, tutto è paragonato e in abbinamento a quello che si beve.

Per Finger Food si intende il cibo mangiato con le mani, si tratta di piccoli assaggi dai molteplici gusti, serviti crudi o cotti, caldi o freddi. Negli ultimi tempi questo trend culinario sta diventando sempre più popolare, perché meno costoso e capace di offrire più flessibilità di scelta di menu.

Classici e tradizionali i taglieri di affettati e formaggi non perdono il loro fascino…e nemmeno il loro gusto. Si abbinano bene ai sottoaceti, alla frutta fresca, a quella secca, ma anche a salse e confetture. Una portata semplice che comunque va realizzata con cura.

I trend culinari del 2022

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