Slow Food e il Ministero degli Affari Esteri hanno stipato un protocollo gastronomico per promuovere i prodotti del Made in Italy di qualità.
Il settore del food & beverage del Made in Italy torna sotto i riflettori. Questa volta però è d’interesse delle istituzioni. È stato infatti siglato un Protocollo gastronomico di intesa tra lo stesso ministero per gli Affari esteri e la Cooperazione internazionale e Slow Food, con l’obiettivo di promuovere, sostenere e valorizzare le produzioni gastronomiche locali.
“Con questo Protocollo aggiungiamo un ulteriore tassello alla nostra strategia di promozione integrata all’estero dell’Italia. Verrà fatto coinvolgendo ancora di più una realtà importante del nostro Paese, che può in questa maniera contribuire ancor più a trasmettere i valori (e i sapori) dell’Italia nel mondo”. ha dichiarato il Sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano.
Il protocollo prevede, nel corso dell’anno, un ricco calendario di appuntamenti in tutto il mondo all’insegna del Made in Italy di qualità. Si tratta di prodotti frutto del lavoro di contadini e artigiani dall’agroalimentare impegnati nella tutela della biodiversità. Un percorso che avrà il suo culmine nell’autunno 2022 con Terra Madre Salone del Gusto.
Il corso: “Storia della Cucina Italiana”.
A consolidare la partnership prenderà il via il 1 dicembre il primo Mooc (Massive Open Online Course) dedicato alla “Storia della Cucina Italiana”. Disponibile gratuitamente a tutti, di concerto con la Farnesina, il corso si terrà presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, ateneo di riferimento di Slow Food.
Al corso parteciperanno studenti, docenti personalità di spicco del mondo della gastronomia italiana. Tra gli interventi parteciperanno: Massimo Montanari, Carlo Cracco, Alberto Capatti, Massimo Bottura e non solo. Il corso si articolerà in 42 video lezioni sottotitolate in inglese e intervallate da materiale di lettura e quiz per verificare le competenze apprese.
Cosa sono i Mooc?
I Mooc sono corsi brevi erogati interamente online e fruibili on demand in ogni angolo del mondo. Focus di questo corso saranno i capitoli dedicati sia al passato della gastronomia, al futuro e ai singoli prodotti del Made in Italy.
“Capire questa parte della storia italiana significa capire il paesaggio rurale del nostro Paese, il riscatto delle classi più povere, il ruolo dei migranti per la divulgazione di prodotti e di savoir-faire. Lo straordinario mondo di una cultura materiale che è patrimonio della nostra gente. Mi auguro che questo lavoro sia di ausilio per una corretta e onesta rappresentazione del nostro patrimonio gastronomico”. ha commentato Carlo Petrini, presidente di Slow Food.