L’export agroalimentare italiano nel 2021 vale 52 mld: i dati

Il valore dell’export agroalimentare italiano nel 2021 continua un trend positivo che va avanti dal 2010. È quanto emerge da una nota Ansa che riporta le parole del direttore generale di Ismea Maria Chiara Zaganelli. Il nostro Paese va forte nell’intero settore food&wine, dimostrando l’interesse che, nel mondo, i prodotti agroalimentari Made in Italy suscitano come sinonimo di qualità. Ecco qualche dato.

export agroalimentare italiano 2021

Valore agroalimentare italiano nel 2021: la situazione esportazioni

“Con un valore di 52 miliardi nel 2021, l’export agroalimentare italiano ha guadagnato 5,9% mediamente ogni anno dal 2010. Arrivando, così, a rappresentare una quota sul valore dell’export agroalimentare mondiale del 3% – spiega Maria Chiara Zaganelli. Le sue parole, riportate da Ansa, sono state pronunciate intervenendo ai lavori del Made in Italy Summit del Sole 24 Ore e Financial Times in collaborazione con Sky Tg24 su ‘Sfide e prospettive internazionali per il settore Food & Wine italiano’-. L’importanza dell’agroalimentare sul totale delle esportazioni italiane di merci è cresciuta nel decennio, passando dall’8,2% nel 2012 al 10,1% nel 2021”.

E il momento positivo delle esportazioni di cibo e vino italiano nel mondo è testimoniato anche dalle prime anticipazioni sui dati relativi all’export agroalimentare italiano nel 2022. Sempre secondo Ismea, infatti, nei primi sette mesi dell’anno in corso, il nostro Paese ha registrato “introiti complessivi per 34,5 miliardi di euro, mettendo a segno un incremento di quasi il 18% sullo stesso periodo dello scorso anno”.

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Export agroalimentare italiano 2021, bene anche il biologico

Il rapporto di Ismea sull’export agroalimentare italiano tiene conto dell’intero settore. Ma c’è un ramo di questo che, da solo, sta registrando numeri sempre più rilevanti. Si tratta dell’export agroalimentare biologico italiano, che, nel solo anno in corso, ha raggiunto cifra 3.4 miliardi di euro. I dati arrivano da un’analisi ITA.BIO presentata a SANA 2022. Bene il food, che traina, ma buoni anche i risultati ottenuti dal vino bio.

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Export vino italiano 2021

Parlando di export di prodotti agroalimentari, uno sguardo non può che andare anche al vino. Questo, soprattutto alla luce dei risultati importanti che tale settore sta ottenendo all’estero, dove è forte l’interesse per le nostre denominazioni. In particolare, i dati sull’export vino nel 2021 mostrano come il nostro Paese sia posizionato nella parte più alta della classifica sia per quanto riguarda il valore che il volume.

“I vini – continua Zaganelli – rappresentano il 14% delle esportazioni agroalimentari italiane. E il ruolo del nostro Paese è molto rilevante sul panorama mondiale, dove è secondo solo alla Francia, mentre se si svolge lo sguardo alla graduatoria degli esportatori di vino in volumeè la prima nazione”.

Guardando all’anno in corso, invece, l’export vino 2022 deve far conto con un avvio difficile. Pesano la difficile situazione mondiale, il rincaro delle materie prime, ma anche -secondo UIV, come riportato nell’articolo – il taglio ai Fondi Ocm. A trainare le vendite di vino italiano all’estero sono ancora le bollicine. Si arresta leggermente, invece, la crescita dei fermi.

“La pandemia, l’aumento dei costi e le questioni geopolitiche hanno purtroppo modificato numerosi elementi dello scenario, nell’ambito del quale il Food & Wine italiano sembrava aver trovato un assetto efficace – conclude il direttore generale di Ismea – A ciò si aggiungono i cambiamenti climatici, il tema della sostenibilità, quello della logistica e delle infrastrutture irrigue. Ma anche la delicata questione dell’etichettatura e l’evoluzione dei vini dealcolati”.

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