Vi sono dei problemi legati al maltempo per la fioritura dell’olivo. Infatti, queste piante solitamente fioriscono nel mese di maggio, anche se vi sono differenze sui tempi della fioritura a seconda delle cultivar. Le piogge frequenti delle ultime settimane stanno creando non poche problematiche a queste piante in quanto le temperature sono ben sotto la media stagionale. Quindi, gli olivocoltori sono un seria difficoltà.
Dal comparto è arrivato un vero e proprio “SOS” per cercare di salvare il comparto e la sua produzione di olio. Vediamo quali sono le principali problematiche legate alla fioritura dell’olivo a causa del maltempo e come fare per salvarle dal default.
La fioritura dell’olivo, come funziona e i quali sono le condizioni ottimali
L’olivo è una pianta che nella fase della fioritura riesce a dare i risultati migliori con temperature diurne che siano comprese tra i 20 e i 25 gradi, senza pioggia, ma con una leggera brezza. Invece, in questo periodo i cambiamenti climatici hanno portato l’arrivo di un maggio particolarmente piovoso e con temperature ben al di sotto della media.
Ad esempio, nel Comune di Bari, a maggio, vi sono stati 9 giorni di pioggia su 14. Le temperature sono scese molto al di sotto di 20 gradi. A Catanzaro il discorso è stato molto simile con 10 giorni di pioggia e temperature poco al di sopra dei 15 gradi.
La situazione peggiora nel Nord Italia e nel Centro. Il meteo non aiuta la fioritura dell’olivo e l’allarme maltempo rischia di mettere in ginocchio l’intero comparto.
L’allarme maltempo per la fioritura dell’olivo
Samanta Zelasco ricercatrice del Centro CREA di Rende a Cosenza è intervenuta con un vero e proprio “allarme maltempo” circa la fioritura dell’olivo. L’esperta ha sottolineato che la pioggia sta diminuendo la volatilità del polline e, quindi, vi è un calo della fecondazione.
Inoltre, la presenza di freddo e di episodi piovosi sta influendo in maniera negativa l’olivo che è una pianta anemofila. Con l’olivo, ricordiamo, l’impollinazione opera col vento e si distribuisce per tutto il campo. Ma, per via del maltempo, i problemi si stanno manifestando in maniera molto seria.
Il fatto è che il polline – che pure si trova nei fiori d’olivo in questo periodo – viene lavato e bagnato dalle piogge, dunque, non arriva a destinazione. Anche la bagnatura delle foglie prolungata e l’elevata umidità, causano la presenza di sempre più patogeni fungini e ciò rischia di mettere ancora più in pericolo le piante. A complicare il difficile, è il passaggio tra temperature alte e basse, come quelle tra notte e giorno, nonché l’alternarsi di periodi ventosi e caldi con quelli piovosi. La pianta d’olivo davanti a questo scenario meteorologico molto complesso finisce per stressarsi. Perciò cala la fioritura e si rischiara necrosi delle mignole.
Maltempo e fioritura dell’olivo, come difendere le piante
Non ci sono delle soluzioni che possono definirsi miracolose per fermare gli effetti del maltempo sulla fioritura dell’olivo. Piuttosto l’unica soluzione è quella di prevedere una gestione preventiva che possa aiutare le piante ad affrontare queste condizioni meteorologiche avverse. L’unico modo per salvare il prodotto e fermare l’aumento del prezzo dell’olio di oliva nel Mediterraneo. Gli esperti hanno pubblicato un vero e proprio “vademecum” in cui consigliano:
- di effettuare le concimazioni autunnali, così che la pianta possa essere ricca di energia da utilizzare poi in primavera;
- mettere in campo la potatura annuale equilibrata, per ottimizzare la fioritura e rinnovare la chioma;
- fare la concimazione fogliaria con microelementi come azoto e boro. In questo modo la pianta può traslocare i nutrienti se questa operazione viene fatta almeno un paio di settimane prima della fioritura.
I rischi del maltempo sul ciclo di fioritura dell’olivo
L’esperta del Centro CREA di Rende, Samanta Zelasco ha sottolineato come i cambiamenti climatici stiano influendo in particolar modo la fioritura dell’olivo già da anni. Il clima che sta mutando rischia di mettere in seria difficoltà il ciclo di vita della pianta per le diverse cultivar, oggi coltivate soprattutto nell’ambito del Mediterraneo.
Le varietà si trovano in seria difficoltà nel periodo di fioritura. Questo problema va affrontato sul nascere. Come? Ecco alcune soluzioni al vaglio. In primis, già in fase di impianto i nuovi oliveti devono essere realizzati considerando anche quelli che sono i cambiamenti climatici e il modo in cui hanno modificato l’ambiente.
L’esperta sottolinea che le diverse varietà di olivo fioriscono in una finestra temporale di circa due mesi. Alcune iniziano già a metà aprile per poi, dar spazio alle più tardive che arrivano a metà di giugno. I nuovi oliveti, quindi, vanno impiantati diversamente. Si deve pensare di impiantare quelle più tardive dopo, in modo da cercare di tenerle lontane dalle frequenti piogge primaverili. Ma bisogna anche ricordare il fatto che nel periodo autunnale rischiano di andare incontro alla mosca delle olive. L’unico modo perciò è cercare di trovare una soluzione prevedendo anche degli investimenti che possano aiutare il comparto.
Un altro fattore su cui l’esperta lancia l’allarme è la durata della fioritura. Vi sono, infatti, alcune varietà di olivi che sono fertili per pochi giorni e se in quella piccola finestra il maltempo è forte, i danni diventano molto alti.
Da non sottovalutare, infine, la compatibilità. L’olivo va impiantato in modo da prevedere alcuni abbinamenti che sono più fertili di altri.
È proprio lavorando su questi fattori che delle realtà, come il Centro CREA, stanno studiando per cercare di prevenire i problemi legati al maltempo e alla fioritura degli olivi. L’unica soluzione sembra essere quella di prevedere un mix di differenti varietà di olivo impiantate secondo tempi diversi, così da cercare di difendersi da un maltempo ormai dilagante.