L’estate si tinge di vodka: a quanto pare, è il superalcolico più amato in assoluto anche e soprattutto durante la stagione più calda, mostrando un valore di mercato globale a dir poco eccezionale e proponendosi come un business da ben 40,25 miliardi di dollari entro il 2030. Se questo traguardo verrà effettivamente raggiunto, la vodka avrebbe un tasso di crescita annuale del 5,6%, un vero e proprio record.
Attualmente, il mercato globale della vodka è valutato a 25,95 miliardi di dollari e mostra un potenziale di crescita enorme per quanto riguarda lo sviluppo e la vendita di nuovi prodotti RTD (ready-to-drink) a base, appunto, di vodka (compresi liquori, cocktail pre-miscelati e hard seltzer).

A crescere in modo esponenziale è la vodka americana e non, stranamente, quella proveniente dalla Russia, da sempre uno dei mercati storicamente più importanti. Negli USA, il 70% dei consumatori preferisce una bevanda a base di vodka rispetto ad altri distillati; al contempo, la vendita di vodka nei ristoranti e nei bar ha mostrato un’impennata e le vendite totali sono aumentate del 5,9%.
La vodka impazza in Asia, Europa e tra i millenials
Ad amare particolarmente la vodka sono i millenials, una categoria in forte crescita e con un significativo potere di acquisto: rappresenta, infatti, un importante fattore demografico per il mercato delle bevande alcoliche, soprattutto per quanto riguarda la vodka non aromatizzata maggiore verso la quale si sono direzionati sempre più consumatori desiderosi di poter scegliere alcol prodotto solo con ingredienti naturali.
Il mercato della vodka cresce anche in Asia, con un bel 6,1%, dove i consumatori sono alla continua ricerca di bevande di ottima qualità; in Europa, invece, il prodotto registra un CAGR del 5,8%, con una forte richiesta di imbottigliamenti premium. Inoltre, una maggiore consapevolezza dei consumatori (anche dei più giovani) e una migliore diffusione della cultura dei cocktail stanno, ormai alla base della crescita del mercato europeo.

Le etichette che mostrano l’impennata maggiore e che promettono di crescere ancora in futuro sono davvero tante; tra le 10 principali rientrano sicuramente Sky Vodka, prodotto premium negli Stati Uniti, Luksusowa, distillata dalle patate, e Stolichnaya Premium, la più venduta in assoluto a livello mondiale.
Seguono Vodka Abyssal, unica nella sua categoria, Seven Day Vodka, ingrediente principale del celebre Vodka Martini e Tom of Finland Organic Vodka, piena di carattere e dal sapore lievemente piccante.
E ancora, ecco Vodka Squadron 303, ottenuta tramite singola distillazione e senza alcuna filtrazione, Ladoga Imperial Gold, una vodka super premium elegante e raffinata e, ovviamente, Absolut Vodka, realizzata esclusivamente con ingredienti naturali e dal sapore ricco, complesso e corposo.
Mercato mondiale degli alcolici: previsioni future
Se la vodka annuncia crescite incredibili nei prossimi anni, cosa si può prevedere per il mercato mondiale degli alcolici in generale? A dare un piccolo spoiler è stato il nuovo rapporto di Straits Research, “Mercato delle bevande alcoliche fino al 2031”: questa parte di mercato, valutato nel 2022 per 1,6 trilioni di dollari, è destinato ad aumentare annualmente del 2,5% entro il 2031.
Secondo lo studio, questa straordinaria crescita deriverà dall’incremento della domanda e dall’aumento della popolazione giovane adulta. Un mercato come quello della vodka, infatti, non risente positivamente solo delle innovazioni e dell’introduzione di nuovi prodotti, ma anche dalla socializzazione e dagli incontri tra giovani e professionisti che, nel corso della settimana o nel weekend, condividono momenti di spensieratezza sorseggiando un cocktail.
Tendenzialmente, si registra un consumo maggiore di vodka e alcolici nelle ore notturne e nelle zone urbane, per via dell’aumento del reddito disponibile, della movida serale/notturna e del desiderio di evasione da una vita troppo frenetica e un lavoro eccessivamente stressante.
Anche in questo caso, l’America supera tutti: il suo mercato è quello che cresce più in fretta, mentre quello europeo è il più grande in assoluto. Secondo Straits Research, sulla base di fonti Eurostat, in Europa più di un terzo degli abitanti con età pari o superiore a 15 anni consuma alcol almeno una volta a settimana.
Nel Regno Unito, invece, è il 45% a bere alcol almeno una volta a settimana, a fronte del 41% in Irlanda e Lussemburgo e del 40% in Germania e Danimarca.

In America del nord, a spingere l’incremento del mercato è un fattore ben preciso: l’innovazione del prodotto. Non a caso, si prevede che la richiesta di whisky (sul quale gli USA investono da sempre enormemente) crescerà del 3,2% entro il 2031 su suolo americano. Ottime previsioni anche per l’area Asia-Pacifico, dove una costante crescita della domanda di bevande alcoliche permetterà al mercato di riferimento di aumentare rapidamente; l’incremento delle richieste deriva da un netto cambiamento dello stile di vita locale, di una maggiore disponibilità di denaro e di una popolazione lievemente più giovane di prima.
E se l’Africa si prepara a dover rispondere a un’impennata della domanda di alcolici, soprattutto in ambito duty-free, Paesi come Messico, Brasile e America Latina rientrano già a pieno titolo tra i principali consumatori di alcol al mondo.