Cocktail con Marsala: il vino liquoroso siciliano si beve anche così!

Per anni, il celebre vino liquoroso trapanese è stato considerato un vino da fine pastoda meditazione. Ma la nuova tendenza dei Cocktail con Marsala sta conquistando appassionati e bar tender e traghetta questo prodotto così tipico e particolare verso un brillante futuro. Fatto di tradizione e novità. 

La Storia del Marsala negli ultimi anni

Il Marsala è stato uno dei primi vini italiani famosi all’estero, grazie – racconta la storia – al commerciante inglese John Woodhouse. Woodhouse approdò sulle coste siciliane alla fine del XVIII secolo e, una volta assaggiato questo vino, simile ai prodotti spagnoli e portoghesi molto amati dai sudditi di sua Maestà, ma più economico, volle subito portarne una scorta con sé. Da allora, la fama del vino liquoroso siciliano è cresciuta, grazie anche alla fondazione di alcune cantine di produzione locali, come – solo per fare qualche nome – Cantine Florio, Don Diego Rallo e Carlo Pellegrino. Tra alti e bassi, si è arrivati poi nel ‘900, quando il Marsala è stato dichiarato il primo vino doc siciliano

Negli anni ’80 del secolo scorso, il Marsala ha avuto un’incredibile popolarità, grazie anche al boom dei “Marsala all’uovo”. Poi, una discesa, andata avanti nonostante i diversi tentativi di recupero.

“Per i produttori l’ostacolo principale era il superamento della più comune associazione tra Marsala e vino dolce da fine pasto. Un’accezione che doveva essere ripensata” ci spiega Roberto Tranchida, giovane bartender marsalese.

cocktail marsala

Cocktail con Marsala: il vino liquoroso incontra l’arte della miscelaizone

Così, l’idea di portare il Marsala nel mondo dei cocktail. “Grazie alla collaborazione con le cantine produttrici di Marsala abbiamo iniziato a scommettere sulla miscelazione – continua Roberto – . È iniziato tutto al Vinitaly di 5 anni fa, presentando la prima lista di cocktail con Marsala. Da quel momento, attraverso le masterclass, abbiamo attraversato l’Italia proponendo un nuovo modo di pensare al Marsala”. 

La rivalutazione del fortificato, con l’individualizzazione di nuove occasioni di consumo, sta facendo progredire il prodotto all’interno del mercato. Tanto che i dati Iri di aprile 2020 sulla categoria Marsala Classico segnalano una crescita del 18% nel periodo 2017-2020. 

“Il Marsala è un prodotto dalle grandi potenzialità – aggiunge Tranchida – si mette in discussione e si lascia reinventare. Perfetto da portare a tavola così com’è, ma anche interessante da integrare con nuovi cocktails. Gli accostamenti che facciamo sono davvero tanti”.

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Esempi di Cocktail con Marsala

Abbiamo chiesto a Roberto di farci qualche esempio, per capire come abbinare il Marsala all’interno dei cocktail e assaggiare accostamenti mai sentiti prima. Potete provare a riprodurlo a casa – acquistando ingredienti di qualità! – oppure chiederlo al vostro bartender di fiducia.

“Gli accostamenti che facciamo sono con i grandi classici – continua Roberto – . Ad esempio, il nostro Negroni rivisitato, dove il Marsala Ambra semisecco prende il posto del Vermouth, o il Manhattan che è a base di Marsala Ambra dolce. Altri drink sono invece frutto delle nostre invenzioni, come:

  • Marsalito: Marsala Vergine, succo di limone, soda e menta;
  • Oro del Sud: Marsala Superiore Oro con rhum, sciroppo di zucchero, dash bitter e fiori d’arancio
  • Elisir d’Occidente: per gli amanti del Marsala Superiore Rubino abbiamo creato l’Elisir d’Occidente una miscela con bitter e soda, frutti rossi e agrumi
  • Anche il Marsala Ambra ha trovato spazio nella nostra cocktail list e si sposa alla perfezione con tequila, sciroppo di miele e succo di lime”. 

La storia del Marsala, dunque, sembra ben lungi dal terminare. Un prodotto che non finirà mai di stupire, come quelle opere d’arte sempre eterne che sono nella storia per rammentare ai posteri la cultura e le tradizioni di un popolo in continuo divenire.

A cura di Martina Ciliani

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