Produzione Mondiale Birra: nel 2020 in calo del 5%

La produzione mondiale della birra nel 2020 si aggira intorno ai 1.819 milioni di hl, registrando una diminuzione pari al 5% rispetto al 2019.

Secondo l’ultimo Barth Hops Report 2020-21 la produzione mondiale di birra ha subito una diminuzione di ben 94 milioni di hl (2020) , rispetto al 2019 in cui si attestava a 1.913 milioni di hl. Di questo calo è sicuramente complice la pandemia che ha causato la più grave contrazione economica degli ultimi tempi. Tra i settori della beverage industry anche quello birraio ne ha risentito con diverse intensità a dispetto delle varie aree geografiche.

La maggior parte dei paesi produttori di birra hanno avuto una caduta produttiva ma ce anche chi si è salvato. 37 paesi hanno infatti chiuso l’anno con il segno più. I cinque principali paesi produttori di birra sono ancora nell’ordine: Cina (341 Mio hl), Stati Uniti (211 Mio hl), Brasile (152 Mio hl), Messico (127 Mio hl) e Germania (97 Mio hl). Nell’assieme questi 5 Paesi rappresentano oltre la metà dell’intera produzione mondiale. Ma vediamo nel dettaglio.

Tipologie di birra

La produzione di birra per continenti:

Nel 2020 l’Asia ha visto un calo di ben 61 Mio hl, fortemente influenzato dalla diminuzione produttiva in Cina, (-35,4 Mio hl) e India (-9,8 Mio hl). La Cina resta comunque il più grande Paese produttore in Asia e nel mondo con 341 Mio hl. Giappone e Vietnam sono gli altri due più importanti Paesi produttori dell’Asia, anche se molto distanziati dalla Cina.

Per quanto riguarda l’Europa invece con 501 Mio hl, si colloca al terzo posto. La produzione europea nel suo insieme è diminuita di 29 Mio hl nel 2020, particolarmente nei Paesi dell’Unione Europa che hanno vissuto per primi la crisi della pandemia. Si tratta di: Regno Unito -6,9 Mio hl, Spagna -4,8 Mio hl, Germania -4,6 Mio hl, Belgio e Olanda -2 Mio hl. I Paesi del resto d’Europa sono invece riusciti a ottenere un leggero aumento grazie soprattutto alla Russia che ha registrato una crescita di 2,5 Mio hl posizionandosi al secondo posto in Europa con una produzione di 79 Mio hl, dietro alla Germania.

Le Americhe sono l’unico mercato continentale che è riuscito a crescere anche se solo di 6 Mio hl portandosi in pole position nella graduatoria mondiale con 615 Mio hl. La crescita è venuta soprattutto nel Sud e Centro America. Nel dettaglio il Brasile (+7,1 Mio hl) e Messico (+2,7 Mio hl). Gli USA invece con 211 Mio hl prodotti, mantengono il primato produttivo del continente, occupando la seconda posizione nella classifica mondiale.

Birra italiana

E l’Italia com’è messa?

Secondo l’Annual Report 2020 di AssoBirra, la produzione nazionale di birra si è attestata a 15.829.000 ettolitri, calando dell’8,4% rispetto al 2019 (quando aveva raggiunto i 17.288.000 ettolitri) e i consumi colpiti dalle restrizioni imposte nel fuori casa hanno segnato un calo dell’11,4%. (18.784.000 ettolitri nei confronti di un 2019 che aveva superato la quota dei 21 milioni di ettolitri). Anche l’export, dopo anni di crescita ha subito un calo del 4,8% con volumi esportati pari a 3,3 milioni di ettolitri riconfermandosi comunque come valore significativo nei Paesi a forte tradizione birraria, a dimostrazione della qualità della birra italiana.

Ce da dire che il 2020 è stato sicuramente un anno in salita, in cui la crisi pandemica ha toccato tutta la catena del valore generato dalla birra, in Italia come nel resto d’Europa, determinando un inevitabile contraccolpo sui dati di mercato.

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