Anche la birra 100% artigianale tra i protagonisti di Vinitaly 2023

Alla 55^ edizione di Vinitaly 2023 ha trovato spazio anche la birra artigianale con malti d’orzo coltivati dal nord al sud Italia.

La biodiversità che caratterizza la birra artigianale italiana è stata tra i protagonisti di Vinitaly 2023. Tra gli stand di assaggio anche i luppoli dal Veneto, dall’Abruzzo, dall’Emilia Romagna, grani antichi dalla Liguria, Umbria, Campania e Sicilia si sono miscelati con i prodotti del territorio come il riso carnaroli del Piemonte, la castagna della Garfagnana, i fichi del Cilento e le arance di Sicilia in oltre mille birre speciali per raccontare la ricchezza e la biodioversità della tradizione Made in Italy. Questo è quanto emerge dalla prima indagine del Consorzio della birra artigianale italiana diffusa in occasione del Vinitaly dove il Consorzio ha raccolto produttori di eccellenza con birre 100% italiane per raccontare il proprio territorio in un bicchiere.

“La scelta della birra come bevanda è diventato negli anni sempre più raffinato e consapevole con specialità altamente distintive e varietà particolari. Si tratta di produzioni molto spesso realizzate da giovani con profonde innovazioni come – continua Coldiretti – la certificazione d’origine a chilometro zero, il legame diretto con le aziende agricole, la produzione di specialità altamente distintive o forme distributive innovative come i “brewpub o l’apertura di banchi presso i mercati degli agricoltori di Campagna Amica”.

birra artigianale

La filiera della birra nel Bel Paese.

“La filiera della birra artigianale italiana conta 1085 attività produttive in tutto il territorio nazionale che danno lavoro a circa 93.000 addetti, per una bevanda i cui consumi sono destinati quest’anno a superare il record storico di oltre 35 litri pro capite per un totale – spiega il Consorzio – di 2 miliardi di litri generando un volume di fatturato che, considerando tutte le produzioni, vale 9,5 miliardi di euro. A fare da traino sono le birre artigianali realizzate con l’utilizzo di ingredienti particolari, non pastorizzazione né microfiltrate per esaltare la naturalità di un prodotto apprezzato da tutte le fasce di età, con i giovani che sempre più cercano la degustazione di qualità più che di quantità. 2 boccali su 3 riempiti con produzioni nazionali, secondo il Consorzio della birra italiana, nato con l’appoggio di Coldiretti per rappresentare il meglio delle produzioni artigianali della penisola”.

“Si stanno creando anche nuove figure professionali – evidenzia il Consorzio – come il “degustatore professionale di birra” che conosce i fondamentali storici dei vari stili di birre ed è capace di interpretarne, tramite tecniche di osservazione e degustazione, i caratteri principali di stile, gusto, composizione, colore, corpo, sentori a naso e palato e individuarne gli eventuali difetti, oltre a suggerire gli abbinamenti ideali a tavola. Non mancano neppure addetti coinvolti nello sviluppo del turismo con il progetto di creare almeno una strada della birra in ogni regione d’Italia per esaltare la scoperta dei territori e delle produzioni locali“.

tasting craft beer

Assobirra a Vinitaly 2023.

Per la terza volta consecutiva AssoBirra torna a Verona al Vinitaly e anche quest’anno è stata presente per offrire a curiosi e amanti un assaggio della bevanda che ha conquistato 35 milioni di italiani. AssoBirra (Associazione dei Produttori della Birra e del Malto) ha gestito uno spazio di oltre 400 mq (al quale sono da sommare altri 600mq a disposizione delle aziende, per un totale di 1000mq dedicati alla birra), dove ha presentato circa 15 aziende del settore (per un totale di oltre 30 birrifici considerando anche gli altri presenti in ferie), per celebrare un prodotto che da millenni viene preparato con 4 elementi naturali, senza conservanti e coloranti.

“E’ bello tornare qui per raccontare l’eccellenza di un prodotto naturale realizzato da sempre con la stessa ricetta originale, usando acqua, orzo, luppolo e lievito. Parliamo di un prodotto dall’alta qualità, grazie ad una media di 70mila controlli ed analisi, effettuate sul processo e sul prodotto, che la filiera compie per portare una birra dal campo di coltivazione delle materie prime al bicchiere del consumatore. Il livello d’eccellenza conquistato su questo fronte è sicuramente merito anche degli investimenti effettuati sul concetto di “filiera controllata”, che ci consente anche di ottimizzare il consumo di materie prime”, spiega Alberto Frausin, Presidente AssoBirra

La presenza al Vinitaly di AssoBirra arriva al culmine di un percorso iniziato diversi anni fa con l’ingresso nell’associazione dei primi 3 microbirrifici. Oggi sono oltre 40 i microbirrifici in AssoBirra. Un fenomeno che, però, arriva a contare oltre 600 produttori, includendo 16 tra aziende storiche, stabilimenti industriali e malterie, se lo si vede nella sua globalità.

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