Beerbone, la birra che fa bene alle ossa

Nasce dalla collaborazione tra SienabioACTIVE e il Birrificio San Quirico la birra Beerbone, birra al silicio che agisce beneficamente sulle cellule osteoarticolari umane

Aveva preso il via nel 2015, in occasione di Expo, il progetto volto alla produzione di Beerbone, la birra salutare prodotta grazie all’impegno di SienabioACTIVE, innovativo spin off dell’Università di Siena e dal Birrificio San Quirico.

Beerbone è frutto di una lunga ricerca condotta presso l’Università di Siena nell’ambito del Programma Nutraceutica, promosso dalla Regione Toscana per favorire il benessere delle persone e prevenire le patologie. Il progetto ha consentito di dimostrare la bioattività benefica del silicio contenuto nella birra artigianale del Birrificio San Quirico sulle cellule osteoarticolari umane.

Non solo: lo studio ha portato avanti un progetto finalizzato alla creazione di una filiera controllata dalla semina dei cereali fino alla produzione dell’alimento, le cui proprietà funzionali sono accertate scientificamente.

beerbone

 

Il progetto di ricerca e la birra Beerbone sono stati presentati all’Accademia dei Fisiocritici venerdì 29 luglio.

Hanno partecipato alla presentazione:

  • Roberto Rappuoli, fondatore del Birrificio San Quirico
  • Sandra Fabbrizzi, responsabile di produzione del Birrificio San Quirico
  • Annalisa Santucci, docente universitario e responsabile scientifico del progetto di ricerca

Che cos’è SienabioACTIVE?

Si tratta di una start up innovativa a leadership femminile nata grazie ai risultati della ricerca scientifica ottenuti presso il Dipartimento di Biotecnologie Chimica e Farmacia dell’Università di Siena.

La start up si occupa dalla sua nascita nel 2020 di potenziare approcci di economia circolare basati sulla ricerca scientifica orientati alla sostenibilità del sistema agroalimentare utilizzando scarti inutilizzati per ottenere prodotti secondari e terziari ad alto valore aggiunto: composti bioattivi per biocosmesi, nutraceutica, integratori alimentari, nuovi farmaci, biofitostimolanti per agricoltura biologica eco-sostenibile e nuovi biomateriali.

La trasformazione di scarti biologici in prodotti secondari e terziari ad alto valore aggiunto valorizzerà i materiali di scarto: attraverso l’estrazione di sostanze dotate di peculiari proprietà protettive e pro-funzionali per la salute umana, verranno prodotti  nutracetici, bio-cosmetici, integratori per la prevenzione di patologie e nuovi bio-farmaci, nonché bio-fitostimolanti per applicazioni nel campo dell’agricoltura biologica ed eco-sostenibile.

 

 

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