Aumento dei costi: in crisi il settore della birra artigianale italiana

Con l’aumento dei costi di produzione (+ 30%), i produttori di birra artigianale rischiano di chiudere le attività.

La guerra in Ucraina e l’esplosione della spesa per energia e materie prime hanno visto un aumento notevole sui costi produzione dei birrifici artigianali italiani. Essi rischiano così di dover bloccare l’attività. È questo l’allarme lanciato dal Consorzio Birra Italiana sulla base dei dati raccolti fra le aziende brassicole. Report in riferimento agli effetti del conflitto scatenato dalla Russia con le speculazioni sui mercati mondiali dei prodotti agricoli.

birra artigianale italiana
birra artigianale italiana

Il caro energia e la mancanza di materia prime, si fanno sentire lungo tutta la filiera.

Il Consorzio spiega che l’aumento di costi riguarda gli imballaggi, bancali, contenitori di plastica, vetro, metallo, etichette e tappi. Rispetto al 2020 gli imballaggi hanno segnato un +45%, le bottiglie +30%, le lattine +10%, i tappi +22%, i fusti di plastica +23%. Inoltre la bolletta energetica di un birrificio artigianale è lievitata del +180%. Una situazione alla quale si aggiunge la previsione di un calo del 16% della produzione mondiale di cereali necessari per la birra a causa del riscaldamento globale.

Il 2022 doveva segnare il ritorno alla normalità ma ha visto una brusca frenata dovuta all’inizio del conflitto sul territorio europeo. A rischio c’è il comparto della birra artigianale, che offre lavoro a oltre 140mila persone fra occupati diretti e indotto. Vale un fatturato di 8 miliardi di euro, con 1.100 attività produttive da nord a sud dello stivale. E sono 55 milioni di litri prodotti ogni anno di cui circa un terzo arriva da aziende agricole che trasformano direttamente i prodotti agricoli per fare birra.

consumo birra artigianale
consumo birra artigianale

Il consumo pro-capite in Italia è di 36,8 litri.

La scelta della birra come bevanda è diventato negli anni sempre più raffinato e consapevole con specialità altamente distintive e varietà particolari. Si tratta di realtà molto spesso realizzate da giovani che sono i più attivi nel settore con profonde innovazioni.

In questo scenario di incertezza creato prima dalla pandemia e adesso dalla guerra –evidenzia il Consorzio – è necessario continuare a sostenere i piccoli produttori di birra artigianale italiana, con la stabilizzazione del taglio delle accise approvato nell’ultima finanziaria. Qualora la riduzione delle accise non venisse prorogata – conclude il Consorzio birra – rischia un’intera filiera di alta qualità del Made in Italy con effetti sulla produzione, i posti di lavoro e sui consumi finali.

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