L’evoluzione dei prodotti e macchinari per l’enologia: la storia di Polsinelli

Dai primi torchi manuali agli strumenti più avanzati, ripercorriamo con Polsinelli uno spaccato della storia dell’enologia lunga 60 anni.

All’inizio c’erano i torchi per vino – rigorosamente realizzati a mano – e le prime pigiadiraspatrici. Poi, con il passare degli anni, sono arrivati pompe, impianti e accessori per l’enologia sempre più tecnologici e sofisticati, che hanno in parte modificato l’antico e affascinante mestiere del produttore di vino. 

Da 60 anni, quando si dice macchinari per l’enologia si dice Polsinelli. L’azienda, da Isola del Liri, dove è stata fondata nel 1958, ne ha fatta di strada, arrivando a raggiungere oggi clienti in tutto il mondo. E assistendo, anno dopo anno, all’evoluzione del modo di fare vino: un mondo che si è sì avvicinato alla tecnologia, senza, però dimenticare il suo viscerale legame con la terra.

La storia di Polsinelli si intreccia con l’enologia, tra tradizione artigiana e innovazione  

Tutto comincia con Celestino Polsinelli, che alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso dà il via alla produzione di torchi per vino realizzati a manopigiadiraspatrici. C’è impegno e dedizione in quello che fa, ma anche capacità di guardare al futuro e di adattarsi ad un mondo che cambia velocemente. 

Il legame tra Polsinelli e l’enologia si fa sempre più forte e l’azienda, da piccola impresa locale, comincia ad espandere il suo bacino d’azione, ampliando la gamma di prodotti e affacciandosi all’intero panorama nazionale di produttori di vino.

“Nel 1965, dopo neanche 10 anni dalla fondazione, l’azienda resiste all’esondazione del Fibreno, il fiume che passa per Isola del Liri. Da lì, inizia una vera e propria svolta. E nel 1966 prende il via l’attività di produzioni enologiche che ci porterà, negli anni, a sempre più grandi soddisfazioni” raccontano dall’azienda.

polsinelli storia enologia

Polsinelli, non più solo enologia: ecco i prodotti per la produzione della birra e dell’olio

Il 1990 segna il passaggio di testimone tra padre e figlio. Daniele Polsinelli prende in mano le redini dell’azienda e, insieme alla moglie Sandra, anno dopo anno dà il via a una piccola rivoluzione. Polsinelli non sarà più solo enologia, ma metterà la sua professionalità anche a servizio di altri settori, iniziando ad occuparsi di prodotti per birrifici e impianti e attrezzature per la produzione dell’olio.

 “L’olio, come il vino, si intreccia con la tradizione della nostra terra – spiegano dall’azienda -. Ci occupiamo di macchinari per la cura dell’olivetol’imbottigliamento, fino alla conservazione. E poi c’è la birra, una passione che, dal 2008, è diventata anche un lavoro. Nel territorio italiano ci sono sempre più birrifici artigianali. Per loro, vogliamo essere un punto di riferimento e fornire i prodotti per seguire l’intero processo di birrificazione”. 

Non manca, infine, un impegno verso la sostenibilità, argomento di grande attualità, che Polsinelli porta avanti anche nella vita aziendale, grazie all’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili. 

Il vino va online: Polsinelli apre il suo e-commerce 

Gli anni Duemila rappresentano la svolta digital.  Nel 2000, quando per molti il web era ancora un grande sconosciuto, l’azienda apre il suo primo sito internet. Poi, nel 2012, è la volta dell’e-commerce di Polsinelli, una scommessa che risulta vincente e che lancia l’azienda verso un pubblico ormai internazionale. 

“Oggi riusciamo a coprire ben 70 Paesi in tutto il mondo, un numero incredibile se pensiamo a dove siamo partiti – concludono dall’azienda -. I prodotti per l’enologia di Polsinelli viaggiano per kilometri e kilometri, raggiungendo produttori di vino, ma anche olio e birra, in tutto il mondo. A testimonianza di come la lingua dell’enologia sia, con le dovute differenze, davvero internazionale. Ed è in grado di accomunarci tutti, indipendentemente dalle latitudini e dal passare degli anni”. 

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