Vino e sostenibilità, ecco i 4 punti della “roadmap” di Uiv per i prossimi anni

Di sostenibilità e futuro del mondo del vino si è parlato a lungo nel corso dell’annuale assemblea generale di Unione italiana vini (Uiv). Il titolo dell’incontro, d’altronde – “Sostenibilità, la transizione del Pnrr e obiettivi del vino” – faceva chiaramente presagire quale sarebbe stato il tema principale dell’evento. Per Ernesto Abbona, Presidente di Uiv, è stata l’occasione per illustrare i 4 capisaldi della “roadmap sulla sostenibilità” che l’associazione vuole portare avanti nei prossimi mesi. All’incontro, è intervenuto anche il Ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli che ha dichiarato che entro settembre sarà firmato il decreto attuativo sul Disciplinare della sostenibilità del settore vitivinicolo.

sostenibilità vino

Italia primo Paese in Europa a regolare certificazione vini green

L’attenzione dell’agroalimentare e del vino italiano per la sostenibilità e il biologico negli anni è cresciuta in maniera esponenziale. Basti pensare, ad esempio, che secondo un’indagine di Alleanza Cooperative Agroalimentari, il 61% delle cantine ha scelto metodi di produzione biologica. Mentre anche lo stesso Premier Mario Draghi, nel suo discorso di insediamento al Governo, aveva indicato la sostenibilità e la svolta Green come uno dei punti chiavi per il futuro del Paese.

Ora, l’Italia sarà il primo Paese in Europa a dotarsi di una norma pubblica per la certificazione dei vini ‘green’. Anche con un logo in etichetta.

“Il decreto attuativo sul Disciplinare della sostenibilità del settore vitivinicolo sarà firmato entro settembre – assicura il ministro Stefano Patuanelli, come riportato da una nota di Uiv -. La più grande sfida che abbiamo davanti è scongiurare il pericolo dell’omologazione delle produzioni agroalimentari. Mettere in campo degli strumenti che proteggono la distintività della nostra agricoltura è l’obiettivo primario che oggi dobbiamo porci. Ed è il principio che abbiamo cercato di difendere nella Pac. L’unico rammarico che ho è sul fronte della sburocratizzazione e della semplificazione: credo che ci fosse margine per fare meglio”.

Ernesto Abbona, presidente UIV
Ernesto Abbona

Uiv detta la strada per la sostenibilità del vino italiano

“La sostenibilità è, in primo luogo, un cambio di paradigma, una transizione culturale che Unione italiana vini intende continuare ad accompagnare e guidare. Per questo abbiamo pensato a un percorso pluriennale, fulcro delle nostre attività istituzionali e di servizi, che ci consenta di lavorare sulle direttrici fondamentali per la riuscita del progetto. Parliamo di: formazione, monitoraggio e posizionamento, investimenti, promozione“.

A parlare è Ernesto Abbona, Presidente di Unione Italiana Vini, che illustra i 4 punti della roadmap sulla sostenibilità del vino italiano per i prossimi mesi. Vediamola punto per punto.

  1. Formazione alle imprese.
  2. Monitoraggio del mercato,
  3. Riorientamento di fondi (anche Psr e Ocm) per investimenti sulle performance ambientali
  4. promozione del logo pubblico “vini sostenibili” 

1.Formazione alle imprese

Per l’associazione, che rappresenta l’85% dell’export italiano di vino, i percorsi di formazione e informazione sono fondamentali. Questi dovranno accompagnare le imprese associate verso il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. Senza una strada chiara da seguire e definizioni precise, infatti, è difficile capire come orientarsi. Basta pensare alle difficoltà che ci sono, anche per addetti ai lavori, di distinguere tra vino naturale, biologico e biodinamico. O a capire come fare per iniziare a produrre vino biologico.

2.Monitoraggio del mercato

Ad aiutare il raggiungimento di questo obiettivo, saranno fondamentali le attività dell’Osservatorio del vino Uiv. L’Osservatorio avrà il compito di misurare l’impatto e condividere i dati delle performance dei vini sostenibili prodotti in Italia sul mercato domestico e nelle piazze estere.

3.Riorientamento dei fondi

Sul fronte della programmazione e degli investimenti, Unione italiana vini ha anticipato oggi al ministro la richiesta di linee guida che consentano di adattare gli attuali strumenti di sostegno alle imprese. L’attenzione va, in particolare, a fondi dei piani di sviluppo rurale regionali e alcune misure dell’OCM. L’idea è di indirizzarli verso misure di investimento orientate al miglioramento delle performance ambientali e all’ottenimento della certificazione ambientale pubblica.

4.Promozione del logo vino sostenibile

Infine, si punta alla promozione del logo pubblico “vino sostenibile”. La definizione dello standard pubblico nazionale e del logo sulla sostenibilità nel vino rappresenta il primo passo, conclude la nota di Uiv. A questo, andranno affiancate campagne promozionali istituzionali efficaci che promuovano il modello del vino italiano sostenibile all’estero. Anche per facilitarne il suo riconoscimento da parte dei consumatori e degli enti stranieri.

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