Il vino italiano incontra l’oriente: Vinitaly Roadshow da Tokyo a Seoul

Tappa a Seoul domani per il Vinitaly Roadshow prima di tornare in Europa

Il vino italiano vola in oriente incontrando i migliori operatori del settore, importatori, buyer, giornalisti, a Tokyo ieri e a Seoul domani, con il team di Veronafiere che da un mese sta facendo la maratona Roadshow del Vinitaly in 9 Paesi e 3 Continenti. Tredici gli eventi che hanno coinvolto la missione nelle destinazioni stretegiche che rappresentano i due terzi del valore e del volume di vino tricolore esportato nel 2022.

Il coinvolgimento degli operatori del Far East aveva già dato forti segnali in epoca pre-pandemia, con una presenza pari al 11,5%, circa 5.500 buyers, numeri record che si tende a recuperare dopo il blocco imposto dal Covid.

Il Giappone è un mercato enologico sempre più performante che lo scorso anno è cresciuto del 30% in valore, con un fatturato di 158 milioni di euro, superando la Cina al 6° posto tra i principali Paesi importatori di vino. Il primato lo detengono ancora i vini fermi con il 68-70% e 15% di sfuso, mentre gli spumanti crescono ma sono ancora al 16% e 140 mila ettolitri sono stati importati in formato Bag-in-box. Da una analisi dell’ulmio decennio di importazione in Giappone si riscontra che l’Italia si mantiene stabile, maggiormente vini rossi, soprattutto Piemonte e Sicilia.

In Corea del Sud nell’ultimo biennio (2019-2021) ha fatto segnare un incremento della domanda senza eguali al mondo, con un balzo nei volumi dell’export tricolore a +123%.

Per il vino italiano a settembre 2022 il mercato di Seoul aveva generato un fatturato di 62,3 milioni di euro, (+3,7% sul 2021), 9,5 milioni di litri importati (dati Nomisma Wine Monitor).

Decine gli importatori, distributori e stakeholder attesi al ristorante Riva degli Etruschi di Tokyo (21 febbraio) e allo High Street Italia, lo showroom del made Italy di ICE a Seoul (23 febbraio). A Tokyo e Seoul interverranno, rispettivamente, l’Ambasciatore d’Italia in Giappone, Gianluigi Benedetti e la direttrice della sede Ice-Agenzia, Erica Di Giovancarlo, mentre a Seoul l’Ambasciatore d’Italia in Corea del Sud, Federico Failla, e il direttore di Ice-Agenzia, Ferdinando Gueli.

Per il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, che parteciperà alle due tappe: “Vinitaly ha investito molto in una campagna di incoming che sarà molto utile per il vino italiano. Un percorso parallelo di crescita, quello del settore e della propria manifestazione di riferimento, che stiamo implementando ulteriormente con l’obiettivo di attrarre nel medio periodo sempre più operatorie esteri alla rassegna a Verona e di sostenere le aziende sui mercati sempre più caratterizzati da una forte competitività”.

Inizia il conto alla rovescia per Vinitaly 2023 giunta alla 55ma edizione e che stima un record di incoming di operatori esteri, grazie anche al lavoro promozionale svolto negli ultimi mesi e anche per il ritorno dopo la pandemia dei Paesi del Far East.

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