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I vini della Lombardia a Vinitaly Special Edition, tra degustazioni e masterclass

vini Lombardia Vinitaly Special Edition

È tutto pronto per Vinitaly Special Edition, l’evento targato Veronafiere che vedrà protagonisti, accanto a etichette e denominazioni provenienti da tutto lo stivale, anche i vini della Lombardia. Se ne è discusso ieri, 11 ottobre, in un incontro andato in scena al Palazzo della Regione Lombardia. Incontro che è stato anche l’occasione per parlare dello stato di salute del settore, dell’export del vino lombardo e della ripresa dei consumi interni. Spazio, infine, anche all’agricoltura 4.0 in vigna e all’enoturismo.

Vinitaly Special Edition: i vini della Lombardia e i Consorzi rispondono presente

Non c’è un attimo di tregua in questo autunno 2021 ricco di eventi del vino. Appena archiviata la Milano Wine Week – che ha visto protagonisti Consorzi e denominazioni vitivinicole da tutta Italia – scatta già il conto alla rovescia per Vinitaly Special Edition.

L’evento andrà in scena dal 17 al 19 ottobre nella città veneta ed è stato pensato per il b2b. In attesa – dopo due anni di assenza – di ritrovarsi il prossimo anno a Verona per quello che, negli anni pre-Pandemia, è stato un appuntamento fisso per produttori e winelovers: Vinitaly 2022.

“Vinitaly Special Edition rappresenta l’occasione per tornare a proporsi a buyer, operatori del settore e giornalisti – si legge in una nota pubblicata dal Consorzio Vini Oltrepo’ Pavese -. E presentare con la consolidata formula della collettiva lombarda, che riunisce istituzioni, consorzi e produttori, ciò che di meglio sa offrire un territorio che vanta ben il 90% di vini a Denominazione di qualità, grazie a 5 Docg, 21 Doc e 15 Igt“.

Consorzi e produttori vini Lombardia a Vinitaly Special Edition: le degustazioni

Prima di tutto, l’assaggio. A Vinitaly Special Edition, nello spazio espositivo finanziato e realizzato in accordo di programma da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, verrà allestita un’area degustazione ad hoc. Obiettivo? Ospitare nove Master Class organizzate da Ascovilo, l’associazione dei Consorzi Vitivinicoli Lombardi, per valorizzare le peculiarità delle singole produzioni.

Una vera e propria novità che – come si legge ancora nella nota – vedrà impegnati nella conduzione degli incontri di approfondimento grandi nomi del settore. Si tratta di esperti del calibro di Paolo Massobrio e Marco Gatti, giornalisti e critici enogastronomici, Marco Sabellico, curatore della guida Vini d’Italia del Gambero Rosso, e Alberto Lupini, direttore di Italia a Tavola.

I consorzi del vino lombardo presenti a Vinitaly Special Edition

Saranno dodici i Consorzi presenti che rappresenteranno i vini della Lombardia in ogni loro sfumatura, da quelli cresciuti affacciati sul lago di Garda alla viticoltura eroica della Valtellina, passando per l’Oltrepo’ e le bollicine della Franciacorta. Nel dettaglio, a Vinitaly Special Edition 2021 troveremo:

  • Consorzio Tutela Lugana DOC,
  • Consorzio di Tutela Moscato di Scanzo,
  • Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese,
  • Consorzio Vini Mantovani,
  • Consorzio Volontario Vino DOC San Colombano,
  • Consorzio Vini IGT Terre Lariane,
  • Consorzio Tutela Valcalepio,
  • Consorzio di Tutela Vini di Valtellina,
  • Consorzio Valtènesi,
  • Consorzio Montenetto,
  • Consorzio Valcamonica IGT,
  • Consorzio Garda DOC

“Abbiamo trovato subito la giusta sinergia con l’Assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia – spiega Giovanna Prandini, presidente di Ascovilo -per sostenere progetti importanti come questa edizione di Vinitaly. Edizione che, sebbene speciale, rappresenta la più importante fiera di settore per il nostro comparto. Da qui dobbiamo ripartire per affrontare la nuova sfida di riconquista del mercato dopo il Covid”.

“I nostri principali ambasciatori, che sono i ristoratori e le enoteche, hanno vissuto insieme ai produttori un momento difficile – continua Prandini -. E solo nella coralità delle azioni possiamo trovare la chiave per mettere in moto una ripartenza che non sia solo di rimbalzo, ma sincera e fattiva. Perché anche in Lombardia, come in altre Regioni, il vino a km 0 sia protagonista delle carte dei vini e dell’offerta nell’HoReCa lombardo“.

Il programma dei vini della Lombardia a Vinitaly Special Edition

Si comincia domenica 17 ottobre con le bollicine lombarde e si prosegue in un viaggio tra i colori, i profumi e le particolarità dei vini della regione che tocca tutte le denominazioni.

Ma c’è di più. Le etichette, infatti, avranno al loro fianco un ospite d’eccezione, testimone, anche lui, dell’eccellenza enogastronomici italiana. Per tutti e tre i giorni sarà possibile prenotare degustazione di vini lombardi in abbinamento con Grana padano. Un’occasione per esplorare tutte le ipotesi di abbinamento, dalle più classiche e tradizionali alle più estreme.

Ecco, dunque, il programma completo.

Domenica 17 Ottobre

11:30 – Bianco rosso rosè i colori delle bollicine lombarde – Con Marco Gatti
Scopri le nuance dei vini spumanti della Lombardia: sfumature dorate, delicate note rosee e toni vermigli. Una degustazione che toccherà diversi territori lombardi.
14:30 – Un  bianco…Lombardo! – Con Marco Gatti  | Vitigni autoctoni e internazionali. Un viaggio per capire insieme l’universo dei vini bianchi.
16:30 – La geologia del vigneto Lombardia – Con Paolo Massobrio
I vini dai differenti terreni della Lombardia. Montagne, colline, pianura, fiumi e laghi.

Lunedì 18 Ottobre

11:30 – Taste and discover Oltrepò Pavese – Con Marco Sabellico. Un viaggio nella poliedrica tipicità dell’Oltrepò Pavese. Una degustazione di 6 tipologie, per promuovere le Denominazioni di un territorio DiVino da sempre. Un appuntamento che metterà nei calici l’Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG anche in versione Rosé. Accanto a lui, il Riesling, la Bonarda, il Pinot nero in rosso e il Sangue di Giuda, per un viaggio sulle colline oltre il Po.
14:30 – Un rosso…Lombardo! – Con Marco Gatti | Alla scoperta di uvaggi e terreni che originano sfumature differenti di rosso.
16:30 – Taste and discover Garda – Con Marco Sabellico | Le denominazioni gardesane Colli mantovani, Garda, Lugana, San Martino, Valtènesi si raccontano attraverso i propri vini.

Martedì 19 Ottobre

11:30 – Piccole Denominazioni, grandi vini – Con Alberto Lupini | Lombardia, terra di grandi vini e di piccole e virtuose nicchie di produzione, autentiche perle da custodire.
14:30 – Taste and discover Valtellina – Con Marco Sabellico | Il Nebbiolo delle Alpi: territorio e cambiamenti climatici. Un grande vino rosso di montagna, unico ma universale, complesso ma non complicato. Frutto di più elementi, in un territorio del Nord attraversato da un clima mediterraneo.
16:30 – Non tutti i lombardi van di fretta: vini rossi in affinamento – Con Paolo Massobrio | Il valore del tempo spiegato in una degustazione in cui i grandi rossi lombardi esaltano la loro capacità di affrontare il passare degli anni.

Stato di salute del vino della Lombardia: mercato interno e export

Nel corso dell’incontro, c’è stato spazio anche per un approfondimento sulle vendite di vino lombardo, tanto in Italia quanto all’estero.

“Nei primi sei mesi del 2021 la richiesta di vini lombardi all’estero è aumentata dell’11,7% – si legge ancora nella nota -. Numeri in decisa ripresa rispetto allo scorso anno (dati Istat). Anche gli acquisti domestici hanno evidenziato una crescita che è destinata a consolidarsi con il passare dei mesi e che sta premiando le produzioni di qualità caratterizzate da un forte legame con il territorio. Produzioni di cui la Lombardia può vantare un’offerta tra le più ampie non solo nel panorama italiano, ma anche internazionale”.

“Il vino è il prodotto che meglio rappresenta un territorio. E può essere quindi il simbolo della ripartenza economica di settori come agricoltura, turismo e fiere” ha dichiarato l’Assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia Fabio Rolfi.

“La Lombardia può vantare un patrimonio di oltre 90 vitigni coltivati e una qualità dei vini sempre più conosciuta e apprezzata nel mondo – continua Rolfi -. La sfida per il futuro è quella di esplorare nuovi mercati raccontando all’esterno il legame tra vino e territori di Lombardia. Senza dimenticare le tecniche di produzione sempre più sostenibili e il lavoro agricolo che si cela dietro una etichetta. C’è sempre più voglia di Italia nel mondo. E il Vinitaly sarà un’occasione eccezionale per i nostri produttori”.

L’enoturismo in Lombardia: un aspetto su cui puntare

Non mancano accenni all’enoturismo che, nonostante la fine dell’estate, continua a far registrare numeri interessanti. Sono tanti, infatti, gli eventi del vino organizzati quest’autunno in varie parti della regione, così come nel resto d’Italia. A testimonianza della voglia delle persone di riappropriarsi di una normalità che da tempo sembrava perduta.

“Nell’ultimo anno e mezzo gli italiani hanno scelto con decisione il turismo di prossimità – commenta Gian Domenico Auricchio, presidente di Unioncamere Lombardia -. Sono state particolarmente ricercate le realtà a conduzione famigliare e quelle che valorizzano i vitigni autoctoni. Accanto a queste, bene anche le denominazioni di qualità maggiormente rappresentative del legame tra il vino e il territorio”.

Intanto, tanti produttori della regione hanno terminato la vendemmia 2021 in Lombardia, con risultati che fanno davvero ben sperare. È il caso, ad esempio, della Franciacorta, dove una raccolta cominciata leggermente in ritardo ha evidenziato un calo delle quantità, ma uve di ottimo aspetto. Con molte cantine convinte di poter procedere con un Millesimato.

Il vino lombardo investe nell’agricoltura 4.0

Infine, spazio all’innovazione, con l’agricoltura 4.0 che arriva in vigna, e lo fa sempre più spesso. I motivi sono da ricercare sia nell’interesse di ottimizzare tempo e risorse sia in chiave sostenibilità.

“La pausa forzata del 2020 è stata messa a frutto dallo straordinario spirito imprenditoriale lombardo e dalle aziende per fare ricerca e adottare nuovi strumenti utili per aumentare ulteriormente i livelli qualitativi – si legge ancora nella nota -. Le oltre 3 mila imprese del comparto vitivinicolo lombardo, un quarto delle quali a guida femminile, hanno valorizzato la biodiversità. Lo hanno fatto sposando metodi produttivi che riducono l’impatto ambientale, per adottare strumenti avanzati per migliorare la qualità delle produzioni. Ma anche per ridurre l’impronta carbonica e ottimizzare l’utilizzo delle risorse, a partire da quelle idriche”.

“Grazie alle esperienze dell’ultimo decennio, oggi la Lombardia rappresenta un laboratorio unico dell’agricoltura 4.0. E della sperimentazione di nuove tecnologie applicate alla coltivazione, con l’obiettivo di mantenere e accrescere la qualità nel rispetto dell’ambiente. Gli esempi sono numerosi. Analisi della qualità delle uve e delle annate con rilevamenti satellitari, sensori intelligenti in vigna per tenere sotto controllo gli zuccheri, l’acidità e la maturazione delle uve. Non mancano droni per monitorare gli appezzamenti di terreno, irrigazione di precisione, fino all’analisi delle singole zolle di terra”.

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