Vigneto Sicilia: un progetto per valorizzare la biodiversità

Un progetto che vede impegnati tanti attori della filiera, quello che nasce con la volontà di valorizzare il Vigneto Sicilia

Un progetto per conservare e valorizzare la biodiversità del Vigneto Sicilia: questo sta alla base di “Valorizzazione del germoplasma viticolo”, promosso e sostenuto dal Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia in partnership con il Dipartimento regionale dell’Agricoltura della Regione Siciliana, l’Università degli Studi di Palermo e il Centro regionale per la conservazione della biodiversità viticola ed agraria “F. Paulsen”.

Grazie al progetto è in corso la verifica fitopatologica dei campi di piante iniziali esistenti e la ricostituzione di nuovi campi con materiali virus esenti, da cui ottenere il materiale di propagazione per la produzione di barbatelle innestate e certificate.

Il progetto

Le piante prodotte nel primo anno sono state impiantate grazie all’intervento del Consorzio Vini DOC Sicilia. La scelta è ricaduta su due diversi appezzamenti in agro di Mazara del Vallo e Petrosino, con lo scopo di produrre gemme che in via esclusiva saranno cedute alla Regione Siciliana.

Sarà proprio la regione a  distribuirle ai vivaisti per alimentare la filiera del vivaismo viticolo. Il progetto, che ha una sua ciclicità, al momento vede la produzione di ulteriori barbatelle, per la realizzazione di nuovi campi l’anno che verrà.

Le parole di Toni Scilla e Antonio Rallo

 

“Con questo progetto intendiamo porre l’accento sulla grande varietà dell’enologia siciliana – afferma l’assessore dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca mediterranea, Toni Scilla – che rappresenta oggi un altissimo valore aggiunto soprattutto per quanto riguarda l’esaltazione delle identità e riconoscibilità dei nostri prodotti. Negli ultimi venti anni la Sicilia è diventata un brand di elevato prestigio dell’enologia internazionale, capace di evocare territori di straordinaria vocazione vitivinicola. Ci poniamo dunque degli obiettivi in grado di accentuare la lunga storicità della produzione enologica e la sua relazione con la cultura e il paesaggio del territorio”.

“Da sempre la missione del Consorzio è rafforzare l’identità dei vini siciliani, migliorandone la qualità, l’immagine e il posizionamento sul mercato. – sottolinea il presidente del Consorzio Vini DOC Sicilia Antonio Rallo – Il progetto a sostegno del “Vigneto Sicilia” diventa quindi per noi centrale per lo sviluppo dell’enologia siciliana e siamo orgogliosi di poterlo sostenere a fianco delle altre istituzioni coinvolte, che ringrazio per la collaborazione e supporto. Ogni giorno lavoriamo per comunicare al meglio il sistema ‘Sicilia Doc’ come produttore di eccellenza dei vini contemporanei, a fianco dei nostri produttori e delle nostre aziende così che possano essere sempre più competitive sui mercati di riferimento”.

Il Consorzio Vini Sicilia

Il Consorzio vanta oggi ben 500 iscritti. La Denominazione di Origine Controllata dei vini Sicilia nasce il 22 novembre 2011, con decreto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

Il 12 giugno del 2012 hanno fondato il Consorzio di Tutela vini Doc Sicilia, con l’obiettivo di valorizzare le produzioni del vino siciliano e il suo territorio. Circa 3000 viticoltori sono soci del Consorzio che, per la sua rappresentatività, ottiene dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali il riconoscimento erga omnes.

Il Consorzio assume così le funzioni di tutela, promozione, valorizzazione, informazione del consumatore e cura generale degli interessi relativi ai vini Sicilia Doc.
Il Consorzio concretizza il proprio impegno con la tutela del brand Sicilia Doc con la promozione della denominazione, attraverso azioni mirate alla crescita della visibilità di un marchio simbolo del Made in Italy e vigila sul rispetto delle norme previste dal disciplinare di produzione a difesa del consumatore e dei produttori.

Nel 2021 sono state 41 milioni 138 mila 908 le bottiglie prodotte dalle aziende della Doc Sicilia contro i 38 milioni 778 mila del 2020.

Con quasi 98 mila ettari, il vigneto siciliano è oggi il più grande d’Italia, in Europa ha la stessa estensione del vigneto tedesco e nel mondo misura tre volte il vigneto della Nuova Zelanda, superando addirittura quello sudafricano.

Oggi la Sicilia è la prima regione in Italia per superficie vitata in biologico.

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