Il governo ha stabilito i criteri per il riconoscimento del titolo di vigneto storico e vigneto eroico e la Regione Lazio potrebbe farne richiesta per diverse zone
Anche le vigne destinate alla produzione del Greco sui Monti Cimini, nella Tuscia Laziale, potrebbero ottenere lo status di vigneto eroico.
Il governo ha infatti stabilito i criteri per il riconoscimento sia del titolo di vigneto storico e che di vigneto eroico.
I vigneti storici sono quelli segnalati in una superficie o particella prima del 1960. La loro coltivazione deve essere caratterizzata da pratiche e tecniche tradizionali.
I vigneti eroici sono quelli che ricadono in aree soggette a rischio idrogeologico, nelle isole, in zone di particolare pregio paesaggistico o in aree con grandi impedimenti alla meccanizzazione.
Per ottenere il riconoscimento di vigneto eroico si deve essere in possesso di almeno uno dei seguenti quattro requisiti: una pendenza media superiore al 30%, un’altitudine media superiore ai 500 metri, la sistemazione degli impianti viticoli su terrazze e gradoni oppure la presenza nelle piccole isole, dove la superficie complessiva del territorio non superi i 250 chilometri quadrati.
“Gli interventi in favore dei vigneti storici ed eroici – spiega l’Arsial – Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio – saranno finalizzati al recupero, al ripristino, alla manutenzione e alla salvaguardia delle superfici.”
Sempre secondo l’agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio, lo status di vigneto eroico è applicabile in regione a svariati territori vinicoli di grande interesse storico-paesaggistico. Alcuni di loro sono le isole di Ponza e Ventotene con gli autoctoni Biancolella, Forastera, Guarnaccia, Piedirosso, la zona di Campo Soriano a Terracina con il vitigno Moscato di Terracina, l’area di Affile, Olevano Romano e Piglio con il Cesanese, la Valle di Comino con i vitigni Maturano, Capolongo, Pampanaro, Lecinaro e Uva Giulia, una porzione dei Castelli Romani con i vitigni Malvasia del Lazio e Nero Buono, l’Altopiano Reatino con il Cesenese nero e l’area dei Monti Cimini con il Greco.