Vendite vino Valpolicella: a trainare è l’Amarone

L’Amarone intercetta le fasce luxury e traina le vendite di vino della Valpolicella

Si conferma una delle principali denominazioni di vino rosso la Valpolicella, le cui vendite di vino non conoscono grandi arresti, a dispetto del quadro a dir poco problematico dell’economia mondiale.
Questo il quadro che si è prospettato ieri 20 giugno, in occasione dell’analisi presentata a Verona ad “Amarone Opera Prima” da Funzione Studi e Ricerche del Banco Bpm per il Consorzio tutela vini Valpolicella.

Grazie soprattutto al suo vino di punta, l’Amarone, l’intera denominazione viene palesemente spinta verso il segmento luxury.

I dati dello studio

Valpolicella Doc Superiore“Lo studio – ha detto il presidente del Consorzio tutela vini Valpolicella, Christian Marchesini – dimostra come sia importante per una denominazione come la nostra mantenere standard qualitativi elevati, con un adeguato posizionamento del prezzo medio e della brand awareness…Un risultato delle azioni del Consorzio per governare l’offerta, che consentono una grande elasticità. Con il blocco degli impianti abbiamo calmierato l’incremento di produzione: dal 2021, dopo gli ultimi impianti nel 2019 di chi aveva in portafoglio ancora dei diritti, la superficie vitata è arrivata al suo massimo (8.573 ettari) e nonostante questo la produzione è proporzionalmente diminuita. Ad ogni vendemmia vengono fissate le rese e quantificata la percentuale di uva che può essere destinata all’appassimento per produrre Amarone e Recioto”.

L’utile netto registrato nel 2020 dalle imprese della Valpolicella si è attestato al 6,4%, contro una media dello 0,4% del segmento premium e del -2,6% per il classic (12,4% il luxury), con un Mol al 14,4% a fronte di un 12,5% del premium e un patrimonio netto nettamente superiore (54,7% vs 43%).

Ma non solo: dallo studio emerge come le imprese della Valpolicella siano tra le più performanti in termini di liquidità, di minor indebitamento e di miglior sostenibilità del debito anche nel 2020, l’anno del Covid.

I Numeri del vino Valpolicella

In sintesi questi i dati principali:

  • 19 comuni per quasi
  • 8.600 ettari di vigna
  • 73,6 milioni di bottiglie
  • 500 milioni in valore alla produzione

Il caso Amarone

Stando ai dati dell’indagine di Nomisma Wine Monitor, su un campione rappresentativo di oltre il 40% del mercato, l’Amarone ha conosciuto un vero e proprio boom di vendite la miglior performance è da ascrivere all’Amarone, protagonista di un autentico boom di vendite (+24%), con l’export a +16% e un +39% a valore sul mercato interno (+24%),

Questi i principali paesi in cui il prodotto viene esportato: Canada, Stati Uniti e Svizzera, seguiti a ruota da Regno Unito e Germania.
“In questo senso- afferma sempre Marchesini- l’Amarone contribuisce in maniera determinante alle spalle larghe evidenziate dalle imprese nei bilanci anche in un periodo non certo facile del recente passato. E per questo siamo fiduciosi che anche l’attuale difficile congiuntura possa essere affrontata e superata nel migliore dei modi”.

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