Vendemmia Champagne 2023: previsioni raccolta e mercato

Dopo la grande attesa, la regione del Champagne ha dato il via alla vendemmia 2023 lo scorso sabato 2 settembre. Nonostante le sfide climatiche, le prime proiezioni indicano una vendemmia di alta qualità. Con i lavori iniziati nelle zone più precoci, la fase più intensa della vendemmia si prevede inizierà a breve. Quest’anno, l’intera operazione vedrà l’intervento manuale su circa 34.000 ettari di vigneti, coinvolgendo tra 100.000 e 120.000 individui in un periodo di due a tre settimane.

Vendemmia Champagne 2023: le previsioni sul raccolto

Le previsioni iniziali sono ottimistiche: anche se la regione ha affrontato delle condizioni climatiche avverse, si prevede un raccolto di eccellenza. Si stima che l’intero processo coinvolgerà tra le 100.000 e le 120.000 persone nei 34.000 ettari dedicati alla viticoltura in questa parte settentrionale della Francia.

La rete Matu, un gruppo di esperti vigneron, sottolinea come ogni anno porti le sue peculiarità. E il 2023 non fa eccezione. Diversamente dal 2020 e 2022, che hanno mostrato maturazioni fisiologiche e aromatiche eccezionali, il 2023 potrebbe presentare un’evoluzione differente. I professionisti del settore sono stati avvisati sulla possibile presenza di marciume in alcune aree, sottolineando la necessità di un’attenta selezione in vigna. Inoltre, “l’evoluzione delle alterazioni dipenderà dalle condizioni meteorologiche e dalla durata della raccolta”, continuano. “La priorità deve essere data alla preservazione dello stato di salute. La cernita è necessaria e si possono anticipare le date del raccolto”. In ogni caso, c’è ottimismo diffuso: “Nel 2023 il raccolto sarà generoso indipendentemente dai settori”.

Vendemmia Champagne 2023: date chiave e previsioni di mercato

Il Civc (Comité Interprofessionnel du vin du Champagne) ha annunciato le date d’inizio per ogni specifico cru. L’approccio alla vendemmia risulta infatti molto meticoloso, prendendo in considerazione l’equilibrio ideale tra acidità e maturità come indicatore per iniziare la raccolta.

C’è da dire che l’anno ha presentato alcune complessità. Mentre la stagione viticola fino a luglio è stata tranquilla, con poche gelate o tempeste e malattie come peronospora e oidio ben contenute, il mese di agosto ha riservato delle sorprese. L’umidità inaspettata ha causato la comparsa di botrite. Tuttavia, c’è un lato positivo: i grappoli sono stati eccezionalmente pesanti, superando i 220 grammi in media, una peculiarità mai registrata prima in Champagne.

Con grappoli così generosi e numerosi, i produttori saranno in grado di selezionare solo quelli in perfette condizioni. Inoltre, il Comité Champagne ha confermato che, nonostante le criticità affrontate, la raccolta garantirà uve di alta qualità.

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Inoltre, il Comité ha specificato anche il periodo e la durata della vendemmia di quest’anno: “La vendemmia 2023, che sarà interamente manuale, dei circa 34.000 ettari della denominazione coinvolgerà tra le 100.000 e le 120.000 persone e durerà tra le due e le tre settimane”.

Il Comité, infine, ha rilasciato previsioni di vendita di circa 314 milioni di bottiglie entro la fine del 2023. Tuttavia, nei primi sei mesi del 2023, le vendite sono state leggermente inferiori rispetto all’anno precedente, con un calo del 4,7%. Calo anche per le esportazioni rispetto al 2022 (-3,7%), per un totale di 77,7 milioni di bottiglie.

C’è ottimismo

Gli esperti del settore sono quindi ottimisti riguardo alla vendemmia di quest’anno. La resa prevista è di 11.400 kg/ha, e molti professionisti sono convinti che raggiungeranno questo obiettivo selezionando solo i migliori grappoli. Questa annata si preannuncia come un anno di successo per la regione dello Champagne, seguendo l’eccellente raccolta del 2022.

Il successo dello Champagne non è limitato solo alla produzione. La sua popolarità è cresciuta notevolmente negli ultimi anni, e l’Italia si è rivelata uno dei principali mercati per queste bollicine di lusso.

L’Italia e il rapporto con lo champagne

L’Italia ha dimostrato un amore crescente per lo Champagne. Dopo un impressionante aumento delle vendite nel 2021, il 2022 ha consolidato la posizione dell’Italia come quarto mercato mondiale per il valore dello Champagne. Gli italiani non solo amano lo Champagne, ma dimostrano anche una predilezione per varietà di alta qualità come Millesimati, Dosaggi zero, Cuvée de Prestige e Rosé. Queste bottiglie di pregio hanno rappresentato il 36,6% del mercato, lasciando il restante 63,4% ai Brut Sans Année.

Con una crescita del 19,1% nel giro d’affari, l’Italia ha stabilito un nuovo record, superando la Germania in termini di valore, con un +11,5% di volume (10,6 milioni di bottiglie) e un giro d’affari attorno ai 247,9 milioni di euro (tasse escluse), che ha registrato una crescita del 19,1%. Numeri che testimoniano inequivocabilmente l’apprezzamento e della conoscenza degli italiani per lo Champagne di qualità.

La percezione dello Champagne, inoltre, sta cambiando. Non è più visto solo come una bevanda per occasioni speciali, ma viene goduto in molteplici contesti, sia formali che informali. Con 325,5 milioni di bottiglie spedite globalmente nel 2022 (+1,5% rispetto al 2021 e +9,5% rispetto al 2019), lo Champagne sta vivendo un successo importante in termini di popolarità, ma anche un’evoluzione nel suo trend di consumo.

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