Come sarà la vendemmia 2022 negli Stati Uniti? Ecco le previsioni

Così come in Italia, si comincia a parlare di vendemmia 2022 negli Stati Uniti e, puntuali, arrivano stime di produzione e previsioni sull’annata che sarà. I numeri parlano di un calo della quantità se si guarda all’intera nazione, in linea con quanto accaduto negli ultimi tre anni. Diverso, invece, il caso per i singoli Stati.

Dati vendemmia 2022 Stati Uniti: produzione in calo

Come riportato da un articolo di Unione Italiana Vini che si concentra sulle stime vendemmiali negli Stati Uniti rilasciate dal National Agricultural Statistics Service – ufficio dello United States Department of Agriculture (USDA) – la vendemmia 2022 negli USA si dimostra in calo. “Le stime dell’USDA suggeriscono che la produzione d’uva totale 2022 per gli Stati Uniti dovrebbe raggiungere quest’anno 5.985.000 ton” si legge. Si scende, dunque, rispetto alla produzione di uva negli Stati Uniti nel 2021: allora, l’asticella si era fermata sulle 6.050.000 tonnellate.

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Vendemmia 2022 in California

La produzione di vino negli Stati Uniti si concentra principalmente nella zona della California. Per chi pensasse a un viaggio on the road negli Usa a tema enologico, le strade del vino in California lo porterebbero tra i vigneti della Napa Valley e quelli della contea di Sonoma, più a nord, dove si coltivano Chardonnay, Pinot Noir, Cabernet Sauvignon e Zinfandel.

Qui, è già tempo di pensare alla vendemmia 2022. Secondo le stime di produzione di uva in California nel 2022 rilasciate il 12 agosto dall’USDA, la quantità totale ammonterebbe a 5,6 milioni di tonnellate. Un calo rispetto alla vendemmia 2021 in California, quando la produzione si era fermata sulle 5,755,000. Di questa, 1,1 milioni saranno destinati a uva da tavola, mentre 3,5 milioni di tonnellate a uva da vino.

Cala la quantità, sì, ma non la qualità. Ne sono un esempio gli ottimi risultati ottenuti dal vino californiano, come il primo posto nella classifica 2021 di Wine Spectator ottenuto dal Napa Valley 2018 di Dominus Estate. Si tratta di un 90% Cabernet Sauvignon con piccole quantità di Cabernet Franc e Petit Verdot prodotto proprio nella Napa Valley dal francese Christian Moueix.

Il calo stimato della quantità di uva raccolta riflette una situazione che si potrebbe verificare anche nel Belpaese. Secondo le previsioni della vendemmia 2022 in Italia di Coldiretti, il ribasso potrebbe attestarsi intorno al 10%. Tutto, però, dipenderà dall’evoluzioni climatica e meteorologica dei prossimi giorni.

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Vendemmia 2022 negli Stati Uniti: focus sulla zona di Washington

Altri dati rilasciati dall’USDA si concentrano, invece, alla vendemmia 2022 nello stato di Washington, altra importante zona di produzione del vino nord americano. Washington, infatti, come si legge nel report è secondo tra gli Stati maggior produttori di uva negli Stati Uniti. La sua produzione si aggira intorno al 6% del totale.

Qui, a differenza di quanto dovrebbe accadere in California e al trend nazionale, la quantità di uva raccolta dovrebbe essere maggiore a quella ottenuta nel 2021.

“La produzione totale di uva a Washington è prevista a 385.000 tonnellate, in aumento del 31% rispetto allo scorso anno” si legge nel report. Di queste, 155.000 sono previste per l’uva da succo (+35% rispetto al 2021). L’uva da vino di Washington è prevista, invece, a 230.000 tonnellate: un aumento del 28% rispetto allo scorso anno. 

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Mercato vini Stati Uniti

Come visto, la California è la prima zona di produzione del vino statunitense, seguita, per quantità di uva prodotta, dallo Stato di Washington. Ma negli States è forte anche l’interesse per il vino estero, tra cui spicca quello italiano.

Per l’export di vino italiano nel 2021, Gli Stati Uniti hanno rappresentato 1/4 delle spedizioni, con un +23%. Buona anche la situazione dell’export nel primo trimestre del 2022, dove a guidare la crescita sono le bollicine tricolore.

Non meno forte è il mercato dei vini premium negli Stati Uniti. Secondo i dati di IWSR, la crescita del volume del vino nel mercato vinicolo statunitense tra 2020 e 2021  è stata in gran parte guidata da un aumento del volume dei vini premium. Tra le maggiori apprettatrici ci sono le donne, che rappresentano oggi il 49% rispetto al 36% del 2019.

Bene anche i consumi di Champagne negli USA: nel 2021 gli States hanno importato 34 milioni di bottiglie, diventando il primo Paese consumatore di bollicine francesi nel mondo.

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