Vendemmia 2022 nel Nord Italia: le considerazioni di Confagricoltura

La vendemmia 2022 nel Nord Italia, secondo Confagricoltura, presenta un calo generalizzato delle rese; qualità buona in quei vigneti che hanno avito un’attenta gestione agronomica

Un anno siccitoso e con un caldo fuori dalle medie stagionali: mentre in alcune zone già si tagliano i primi grappoli (apripista sono state la Sicilia e Piemonte) e la vendemmia 2022 nel Nord Italia, secondo le prime considerazioni raccolte da Confagricoltura, vedrà “un calo generalizzato dei livelli quantitativi di almeno il 10%, più accentuato laddove ci sono state grandinate, mentre sulla qualità, mai come quest’anno si conferma determinante l’attenta gestione agronomica del vigneto”.

A distanza di 19 anni dal famoso 2003 in cui si è registrata una svolta climatiche che, di anno in anno, si fa sempre più evidente, il settore vitivinicolo sta lavorando per affrontare nel migliore dei modi gli effetti del climate change.

Oggi, a pochi giorni da Ferragosto, quello che si sa bene, si legge nella nota di Confagricoltura, è che i prossimi giorni saranno assolutamente determinanti per questa vendemmia 2022.

Vendemmia 2022: la situazione regione per regione  nel Nord Italia secondo Confagricoltura

Liguria

Si stima un calo sostanziale dei volumi causato dalla quasi totale assenza di precipitazioni: si va da -20% a -40%.

Lombardia

Anche qui si registra un calo importante dei volumi. Drammatica la situazione in Oltrepò Pavese, dove il calo si aggira addirittura attorno al 60% del raccolto.

Veneto

Grave la situazione siccità, a cui si va ad aggiungere l’emergenza Flavescenza dorata, in particolare per i bianchi. Il calo produttivo si attesterà sul 10%.

Friuli

Pesanti danni per tutti quei vigneti che crescono su terreni drenanti ghiaiosi, perché la forte evapotraspirazione ha limitato l’efficacia dell’irrigazione, laddove è stato possibile realizzarla.

Nei vigneti sui terreni più pesanti, invece, i danni saranno minori.

Piemonte

Grave la situazione: un forte stress idrico si somma all’emergenza fitosanitaria. Un preoccupante aumento dei casi di Flavescenza Dorata si somma a un’invasione di Popillia Japonica che ha defogliato estese aree vitate, soprattutto nelle zone di Alessandria e Asti.

Trentino

Una situazione disomogenea, con differenza tra aree di fondovalle e zona collinare.

Se nel primo caso, in vigneti di Pinot grigio e Chardonnay non dovrebbero avere risentito del clima, se non marginalmente, ben diversa è la situazione per i vigneti in pedecollina e collina, in cui  le vigne che hanno subito forte stress idrico che ha comportato un ridotto sviluppo degli acini, con possibile calo produttivo.

Emilia-Romagna

Drastico calo del raccolto nelle aree collinari con una flessione produttiva, che si stima tra il 25% e il 30% a causa della siccità. A ciò si vanno ad aggiungere fitopatie sempre più invasive.

Export Vino 2022: la parola presidente della Federazione Nazionale Vino di Confagricoltura, Federico Castellucci

“In prospettiva, alla luce della situazione economica attuale è ragionevole immaginare nel medio periodo un rallentamento del mercato del vino con minori scambi in volume e valore più contenuto. I consumatori potrebbero cominciare a rallentare l’acquisto di beni non di prima necessità, come il vino, anche nella grande distribuzione organizzata… Fondamentale è essere ancora più concentrati sui mercati di esportazione, sia europei, sia di Paesi Terzi, come Usa, Canada, ma anche del Sud Est asiatico, dove il nostro Paese è molto competitivo”.

 

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