Vendemmia 2021 a Montepulciano al via: è la prima della “Pieve”

La vendemmia 2021 a Montepulciano verrà ricordata (anche) per una new entry: è, infatti, la prima annata della Pieve, la nuova tipologia di vino nobile Montepulciano che si lega profondamente al territorio. Pieve è pronta per conquistare gli amanti del vino italiani e stranieri. Non resta che attendere il periodo necessario di affinamento e invecchiamento – minimo tre anni: poi, basterà solo stappare!

Vendemmia 2021 a Montepulciano: caratteristiche della “Pieve”

I passaggi per ammettere un nuovo vino nel disciplinare non sono semplici, ma Montepulciano è andato avanti unito. “Con l’approvazione del disciplinare da parte della Regione Toscana, ora l’iter sta attendendo il parere del Mipaaf – sottolinea una nota del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano -. Un disciplinare che è il risultato di tutto il percorso di analisi e ricerca compiuto dal Consorzio in oltre un anno di lavoro”.

La terza tipologia di vino Nobile di Montepulciano avrà come caratteristiche il territorio e l’uvaggio. Il nuovo vino “sarà legato al Sangiovese e ai soli vitigni autoctoni complementari ammessi dal disciplinare – continua la nota del Consorzio – . Con uve esclusivamente prodotte dall’azienda imbottigliatrice“.

Ma non basta: i criteri da rispettare sono anche altri. Le uve devono provenire da una pianta che abbia superato i 15 anni di età, con una resa per ettaro ancora più ristretta rispetto alla normalità. Il periodo che il vino Nobile di Montepulciano Pieve deve passare in cantina è, infine, di almeno tre anni.

“Alla incredibile e affascinante atmosfera che caratterizza ogni anno la vendemmia, quest’anno dobbiamo aggiungere anche la curiosità di mettere in cantina le uve per dare vita alla nuova tipologia di Vino Nobile di Montepulciano – spiega il presidente del Consorzio, Andrea Rossi –. E devo dire che l’unanimità espressa dalle aziende in sede di approvazione del disciplinare si riscontra anche nell’interesse a partecipare con la prima vendemmia disponibile a questo nuovo percorso. Un percorso che porterà ad arricchire la storia della denominazione vino Nobile di Montepulciano“.

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Perché “Pieve”: l’origine del nome della nuova tipologia di vino Nobile di Montepulciano

Da dove deriva il nome Pieve? E perché è stato scelto? La risposta a queste domande deve essere cercata nella storia del territorio. Una storia che da secoli si riallaccia a quella del vino.

“Lo studio storico della geologia e della geografia del territorio ha portato alla individuazione di 12 zone che saranno anteposte con la menzione “Pieve” in etichetta – spiegano ancora dal Consorzio -. Questo aspetto rappresenta l’identità del Vino Nobile di Montepulciano che guarda appunto al passato. La scelta di utilizzare i toponimi territoriali riferibili a quelli delle antiche Pievi in cui era suddiviso il territorio già dall’epoca tardo romana e longobarda, nasce da un approfondimento di tipo storico, paesaggistico e produttivo vitivinicolo”.

“In particolare la volontà del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano è quella di ribadire e codificare una realtà fisica con antica radice storica. Radice che ha caratterizzato il territorio poliziano fino all’epoca moderna e che trova la sua eco anche nel catasto Leopoldino dei primi decenni del XIX secolo, che suddivideva il territorio in sottozone definite con il toponimo”.

La vendemmia 2021 in Toscana

La vendemmia 2021 a Montepulciano è partita da qualche giorno, ma i primi dati sembrano essere in linea con le previsioni vendemmiali per la Toscana. Quantità in calo, dunque, ma qualità che fa ben sperare.

“È presto per fare previsioni su come andrà l’annata – dicono dal Consorzio -. Ma di certo fino a oggi non sono state registrate situazioni di particolare preoccupazione. In agosto il clima è stato in linea con la stagione e le temperature della notte hanno bilanciato il caldo della giornata”.

La vendemmia in Toscana è già partita – o è in partenza – anche in altre zone di tradizionale vocazione vitivinicola. A San Gimignano, la raccolta della Vernaccia ha preso il via con un po’ di ritardo nelle prime settimane di settembre, mentre a Montalcino i lavoratori sono nei campi per la vendemmia del Brunello. Raccolta partita anche nella Maremma e in alcune zone dell’entroterra. Non resta indietro il Chianti, dove quest’anno ci si aspetta un’ottima annata, anche se – come accade nel resto della regione – con qualche calo.

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