Valtenesi e Provenza in un progetto dalle tinte Rosè

Il nuovo progetto Rosè Connection vuole unire Valtenesi e Provenza nel segno del vino rosè. Per tre anni, i prodotti dei due territori saranno promossi in mercati esteri puntando soprattutto sulla generazione dei Millenial.

C’è un nuovo progetto tra Provenza e Valtenesi che crea un ponte immaginario tra Italia e Francia nel segno del vino rosé. È Rosè Connection, importante partnership internazionale che vuole promuovere e rafforzare in Europa la cultura di questa particolare tipologia di prodotto. “Per il nostro Consorzio, questa iniziativa rappresenta un salto di qualità enorme in termini di immagine, percezione e riconoscibilità internazionale” commenta il presidente del Consorzio Valtènesi Alessandro Luzzago.

Nel corso della conferenza stampa di presentazione, sono stati già svelati alcuni dettagli del progetto che avrà la durata di tre anni. Ora, non resta che attendere che entri nel vivo.

progetto valtenesi e provenza

Vino rosato Valtenesi insieme al rosè di Provenza: le radici comuni del progetto

A legare Valtenesi e Provenza, due territori lontani e all’apparenza diversi per storia e cultura, c’è proprio questo iconico prodotto: il vino rosato. Si tratta di una tipologia sempre più apprezzata negli ultimi anni, come hanno confermato i dati di una recente analisi dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor dal titoloGli italiani e il vino” presentata a Vinitaly 2022. Il consumatore di vino rosè è tendenzialmente uomo – aspetto che può sorprendere qualcuno che tende ad accostare questa tipologia a un pubblico feminile. Tale vino è stato consumato dal 63% degli intervistati.

Ecco, dunque, che Valtenesi e Provenza si prendono per mano per un progetto di promozione dei vini rosati che abbraccia l’Europa e che porterà i prodotti delle due denominazioni “in giro” per il Vecchio Continente per tre anni.

Progetto Valtènesi – Provenza: i dettagli

Il progetto prevede che i vini rosé DOC e AOC di Valtènesi- Riviera del Garda Classico e Provenza vengano promossi in grandi mercati europei. Tra questi, spiccano Germania, Olanda e Belgio. Un’importante mossa in ottica export per il vino italiano e non solo.

“Il target – continua la nota – sarà prioritariamente quello dei millennials per rafforzare il legame emozionale ed esperienziale dei consumatori di questi tre grandi Paesi. Ed aumentare la percezione del reale valore qualitativo dei rosé a denominazione, tipologie non conosciute quanto meriterebbero”.

Come si svolgerà concretamente il progetto? Come sottolinea ancora la nota del Consorzio, ci sarà il coinvolgimento diretto di influencer dei tre diversi Paesi interessati. Questi diventeranno gli ambasciatori della campagna tramite l’organizzazione di tour di presentazione dei vini rosati in Francia e in Italia in cui avranno modo di conoscere direttamente i territori interessati. Non mancherà l’aspetto social tramite la creazione di un sito web con account Instagram locali. Nel pacchetto sono inoltre compresi numerosi eventi B2B e B2C”.

progetto valtenesi e provenza

Il tutto, infine, vedrà il coinvolgimento diretto di influencer dei tre diversi Paesi interessati, che diventeranno gli ambasciatori della campagna tramite l’organizzazione di tour in Francia e in Italia in cui avranno modo di conoscere direttamente i territori interessati. Non mancherà l’aspetto social tramite la creazione di un sito web con account Instagram locali. Nel pacchetto sono inoltre compresi numerosi eventi B2B e B2C.

 

Promozione vini rosati in Europa: parola ai protagonisti

“Rafforzare il successo dei vini AOP dalla Provenza a livello europeo insieme alla bellissima regione vinicola della Valtènesi è per noi un grande orgoglio – afferma il presidente CIVP Eric Pastorino -. Le nostre due regioni, da diversi secoli specializzate nel vino rosé a denominazione, uniscono i loro know-how, i loro paesaggi, la loro arte di vivere e un’importante ambizione comune. Quella cioè che i vini di Provenza e Valtènesi siano riconosciuti come i punti di riferimento assoluti per i vini rosé sulla base del loro eccezionale livello qualitativo”.

“Non si tratta certo di un episodio isolato – continua Luzzago -.  È, invece, culmine di un percorso iniziato ormai tempo fa con lo studio quinquennale sul profilo sensoriale dei nostri rosati effettuato dal Centre du Rosé di Vidauban. Ma con Rosé Connection la Valtènesi viene di fatto accreditata dalla Provenza, regione leader a livello mondiale, come punto di riferimento imprescindibile nella produzione italiana di rosati italiani di altissima qualità, di forte vocazione tradizionale ed identità storica. Per noi questo è motivo di onore e di grande orgoglio”.

Le tre denominazioni di vini rosè della Provenza

Come spiega una nota del Consorzio Valtènesi, la zona di produzione dei vini rosati di Provenza si suddivide in tre grandi denominazioni. Abbiamo Côtes de Provence con i suoi cinque terroir Sainte-Victoire, Fréjus, La Londe, Pierrefeu e Notre-Dame des Anges. Accanto a questi, Coteaux d’Aix-En-Provencee Coteaux Varois en Provence.

La storia della produzione di vino rosato in Provenza è antichissima. Si tratta – continua la nota – “di un territorio storicamente specializzato nella produzione di rosé. Un sistema da 27 mila ettari e 150 milioni di bottiglie annue che rappresenta la prima regione francese per la produzione di rosé a denominazione. E vanta una quota pari al 4,3% della produzione mondiale di vini rosa”.

“Unica area vinicola che dedica fino al 91% delle sue potenzialità al rosé – continua ancora la nota –  la Provenza per questo programma triennale finanziato dalla Comunità Europea, ha voluto come partner italiano la Valtènesi. Il Valtènesi è piccolo territorio da 1000 ettari vitati sulla riviera bresciana del lago di Garda”, dove il rosé è una tradizione ormai ultracentenaria”.

Vini rosati italiani: il territorio del Valtènesi

La produzione di vini rosati in Valtènesi ha visto, negli ultimi anni, una crescita in valore e in quantità. Sempre secondo i numeri riportati dal Consorzio, siamo a quota 2 milioni di bottiglie, con una crescita in valore e in quantità ad un ritmo medio del 10% (+17% nel 2021).

 

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