A causa dell’inflazione, negli Usa aumenta il consumo di alcolici in casa. È il dato che emerge da un sondaggio condotto da Drizly su un campione di 1.001 adulti in età legale per bere alcolici negli Stati Uniti d’America.
L’indagine mostra come i consumatori, spinti dall’aumento dei prezzi, prediligano sempre di più il consumo tra le mura domestiche. Rispetto all’anno scorso, nel 2023 un consumatore su quattro preferisce bere più spesso a casa.
Il consumo casalingo è in aumento soprattutto tra i Millennial (quindi le persone nate tra il 1980 e il 1996), con un 33% di utenti appartenenti a questa generazione che hanno adottato questo stile di vita. Quasi il 60% delle donne ha detto che l’inflazione ha condizionato la frequenza delle visite nei bar e nei locali, a fronte del 50% degli uomini. Il 45% ha dichiarato che preferisce consumare bevande alcoliche maggiormente costose nella propria abitazione rispetto al ristorante.Â
Bar-tendering, un trend in crescita
Si diffonde sempre di più l’idea del bar-tendering, con più di un quarto delle persone che ha affermato di avere una zona bar nella casa. In cima alla lista delle attività casalinghe da svolgere con gli amici c’è il barbecue con il 46% delle preferenze.
L’era delle bevande Ready-To-Drink
In uno scenario del 2023 globale caratterizzato dall’inflazione, dall’aumento del costo dell’energia e dalla reperibilità delle materie prime, secondo il Distilled Spirits Council of the United States, il fatturato complessivo del settore degli spirits ed il numero di porzioni consumate ha superato per la prima volta nella storia quello del settore birra.
Sulla falsariga dei già consolidati servizi di food delivery, negli ultimi anni si sono dunque moltiplicate le attività che offrono servizi di consegna a domicilio degli alcolici.

In particolare, una delle tendenze del momento sembrano essere i cocktail ready-to-drink (RTD) sono sostanzialmente bevande in cui gli ingredienti arrivano già mixati in sacchetti sottovuoto o in contenitori di vetro. Solitamente sono accompagnati da un kit con l’occorrente per degustare un cocktail a regola d’arte: bicchiere, cannuccia, ghiaccio e qualche consiglio direttamente dal bartender.Â
Secondo il sondaggio di Drizly, molti intervistati privilegiano le bevande RTD, rispetto a vino e birra, con un 14% che le considera il tipo di bevanda preferito da sorseggiare durante un party. Sempre in riferimento al mercato statunitense, il segmento Hard Seltzer (che in Italia non ha mai conosciuto una grande esplosione) sta subendo un rallentamento, anche a fronte del lancio di moltissime nuove referenze, a vantaggio dei cocktail RTD a base distillati.
Il fattore premiumization
Per quanto riguarda i trend si conferma in primis quello della premiumizzazione che resta un fattore trainante per il settore. Situazione dovuta al fatto che i consumatori più giovani bevono vino sempre più occasionalmente. Nonostante tendano a spendere molto di più nel momento in cui acquistano una bottiglia.
Mentre i volumi totali di vino sono diminuiti negli Stati Uniti nel 2022, il segmento premium-and-above cresce del 6% secondo i risultati preliminari dell’IWSR. Nel 2023 dovrebbero aumentare i dati di vendita su birra e vino come alcolici da regalo. Ben l’80% ha affermato di aver regalato alcolici nel corso dell’anno e più della metà degli intervistati ha dichiarato di spendere di più in alcolici quando si tratta di un regalo rispetto ad un acquisto canonico.Â
Prodotti bio, confezioni sostenibili
Non solo attenzione verso i prodotti ma anche verso il packaging che li può contenere. Green, prodotti riciclabili e filosofie sostenibili per un packaging sempre più all’avanguardia. Questo anche per contenere la situazione attuale: con i prezzi dei combustibili fossili in crescita è diventata quasi una necessità passare alle energie rinnovabili e ridurre gli sprechi.
In futuro a causa della situazione geopolitica attuale, si affermeranno sempre di più i prodotti locali, a km 0 e si assisterà ad un ritorno dei grandi marchi con alle spalle aziende solide, che possono investire. Questo permetterà al consumatore di trovare prodotti di qualità , a prezzi ragionevoli. I prodotti locali potranno garantire infatti costi di trasporto ridotti, come i marchi delle grosse aziende che hanno tariffe di distribuzione e produzione ottimizzate.
Come rendere popolare il vino tra i giovani
Le sfide a lungo termine riguardanti il calo dei volumi e il calo della conoscenza del vino rimangono presenti e spingono i proprietari dei vari marchi a ripensare le strategie di go-to-market.Â
C’è poi chi investe sempre maggiori risorse nell’utilizzo dei social media e dei servizi di wine delivery, che trova conferma nel consolidamento dei canali di vendita online, avvenuto negli ultimi anni e in particolar modo nell’affermazione delle bevande ready-to-drink (RTD), in cui gli ingredienti arrivano già mixati e confezionati in sacchetto o contenitore in vetro, pronti per essere assemblati ad arte.
Per i produttori gli e-commerce rappresentano ormai un canale ai quali non si può più prescindere. Uno studio del 2021, condotta da IWSR rivela che i dati della crescita di e-commerce di alcolici saranno sempre in continua crescita. Segnando un +12% nel 2019, + 43% nell’anno della pandemia. E le prospettive parlano di un +66% entro il 2025.