Le postazioni 9 e 10 nella Top 100 di Wine Spectator 2021 vanno ad un vino francese e ad un vino californiano
Sono state svelate ieri, 15 novembre, 2 postazioni della Top 100 Wine Spectator.
Il 19 novembre verrà, invece, svelato il vino dell’anno (“Top 100 of 2021 – The most exciting wines of the year”) e lunedì 22 novembre sarà rivelata la classifica intera.
Alla posizione n. 10 si trova il francese Châteauneuf du Pape 2018 di Château de Nalys, mentre alla posizione n. 9 si colloca il californiano Cabernet Sauvignon St. Helena Dr. Crane Vineyard 2018 di Salvestrin.
La classifica 2020 di Wine Spectator
Lo scorso anno il premio vino dell’anno 2020 è andato a Castillo Ygay Gran Reserva Especial 2010:il vino spagnolo è originario della regione vinicola della Rioja, in cui nel 1850 venne fondata la Marqués de Murrieta, una delle più antiche cantine della regione.
Nella top 10 due italiani: un Barolo e un Brunello.
Il settimo posto era andato ad un Barolo 2016. Il posto in classifica è riservato al Massolino. Vino piemontese, prodotto dalla quarta generazione della famiglia Massolino, è originario della zona di Serralunga d’Alba.
Terzo post, invece, per il Brunello di Montalcino Le Lucére, annata 2015. Prodotto dall’azienda San Filippo, situata a sud-est di Montalcino.
In totale, nel 2020, la classifica aveva visto celebrare 19 etichette italiane.
La Top 100” di “Wine Spectator è una delle classifiche più attese dell’anno, in cui, si tiene conto dei seguenti fattori: qualità (basata sul punteggio), al valore ( prezzo) e disponibilità (ovvero numero di casse prodotte o importate negli USA).
Oltre a questo la classifica tiene conto di quello che Wine Spectator chiama il fattore X, ovvero la capacità di generare interesse ed entusiasmo intorno al vino stesso.
“Poiché molti vini- affermano dalla redazione- sono prodotti in quantità limitate e non disponibili in tutti i mercati, la nostra Top 100 non è una semplice “lista della spesa”, ma piuttosto una guida alle cantine da tenere d’occhio in futuro, un riflesso dei produttori e dei vini a cui ci siamo appassionati”.