Secondo il direttore della cooperativa Cantina Terre del Barolo tra priorità del futuro: “sostenibilità economica e ambientale”
La cooperativa Cantina Terre del Barolo ha chiuso l’ultimo bilancio, approvato dai soci per corrispondenza, con una crescita del fatturato pari al 4%, toccando i 16 milioni e 380 mila euro. “La possibilità di produrre tutti i grandi vini della Langa – spiega il direttore Stefano Pesci – ci permette di essere presenti in modo competitivo nei vari mercati. Stiamo affrontando con grande resilienza la crisi globale, riuscendo a soddisfare i clienti nella differenziazione della richiesta. I primi mesi dell’anno fiscale sono stati estremamente positivi con una crescita a doppia cifra che ci ha permesso poi di affrontare la seconda parte dell’anno, con i lockdown e l’emergenza sanitaria”.
Per il presidente Paolo Boffa “l’incertezza globale continua ma il mondo del vino sembra aver ragionato bene per una ripartenza: c’è consapevolezza e, grazie a mercati come quelli del Nord Europa, Nord America e dell’Asia, i nostri vini continuano ad essere acquistati con costanza”.
Riguardo al futuro, tra le parole d’ordine della Cantina Terre del Barolo c’è la “sostenibilità: primariamente a livello economico, – sottolinea Pesci – con attività operative molto attente e prudenti, ma anche per quanto riguarda l’impatto su tutte le attività agricole e produttive per rendere queste nostre terre un vero patrimonio paesaggistico e naturale anche per le generazioni future”.
Fonte ANSA