Terre Alfieri conquista la Docg

Ci sono voluti dieci anni, ma finalmente il Terre Alfieri, che deve il suo nome al poeta e drammaturgo astigiano, ha ottenuto la denominazione di origine controllata e garantita.

E’ la quarta denominazione Docg dell’astigiano e nasce sui crinali attorno al Tanaro tra le province di Cuneo e Asti e i comuni di Magliano Alfieri, Govone, Priocca, una parte del territorio di Castellinaldo, e poi San Damiano, Cisterna, San Martino Alfieri, Antignano e Tigliole.

Il disciplinare prevede due tipologie: una ottenuta con Arneis e l’altra con Nebbiolo (in entrambi in casi con un minimo di 85% delle uve).

Il sì al Terre Alfieri è arrivato nella mattinata di oggi, 29 luglio, dal Comitato vitivinicolo nazionale a distanza di dieci anni dall’ottenimento della Doc.

A volere tenacemente questo riconoscimento una ventina di produttori della zona. “Un grande risultato per tutto l’Astigiano e per il nostro territorio – dice Beppe Guido dell’azienda vinicola “Pescaja” – Ringrazio che ci ha appoggiato in questo percorso, dalla Coldiretti al Consorzio di tutela della barbera e dei vini del Monferrato col presidente Mobrici e Fabio Teodo”.

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