Sughero un’egemonia ancora attuale

La classica chiusura tiene ancora le redini del mercato con un saldo 64%, anche grazie a nuove tecniche che eliminano il “sentore di tappo”

La chiusura per eccellenza continua a tenere a bada i concorrenti, con i tappi a vite che ammontano al 21% del mercato e quelli sintetici al 15%. Su un totale di 17,3 miliardi di tappi a livello mondiale sono infatti 11 miliardi i tappi in sughero, 3 e mezzo quelli a vite e 2 e mezzo quelli sintetici.

downloadVarie le ragioni di questo predominio. Sicuramente hanno un peso importante le innovazioni sulla lavorazione del sughero che permettono oggi di eliminare il rischio del temibile sentore di tappo, un difetto che, stando ai dati, colpisce fra l’ e il 4% delle bottiglie. Ma non poco peso riveste anche la predilezione dei consumatori per tale chiusura. A confermarlo sono anche i dati di una recente indagine della Taylor Nelson Sofres – multinazionale che si occupa di ricerche di mercato e sondaggi d’opinione – da dove emerge che il 77% dei consumatori tiene conto del tappo nella scelta di una bottiglia. Tale percentuale viene però smentita da una ricerca di qualche tempo fa della Merril Research che constata come il 97% degli intervistati non tenesse in nessun conto la chiusura della bottiglia. A fare la differenza negli esiti apparentemente contrastanti è il tipo di clientela su cui è stata svolta l’intervista e se per i mercati tradizionali ed europei, oltre che per le bottiglie d’alta gamma, il sughero continua ad essere oggetto di predilezione, non altrettanto succede per i mercati australiani e neozelandesi, o quelli africani.

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