Sting: l’enologo Riccardo Cotarella curerà la produzione de “Il Palagio”

“Trudie and Sting mi hanno chiesto di far grande Il Palagio e io sto cercando di aiutarli a raggiungere il loro obiettivo”

Sarà l’orvietano Riccardo Cotarella, il numero uno degli enologi, tra i più affermati winemaker italiani, presidente di Assoenologi e co-presidente mondiale della Union Internationale des Enologues, a curare la produzione dei vigneti di Sting.

A rendere nota la collaborazione è stato il magazine HauteLiving: “Trudie and Sting mi hanno chiesto di far grande Il Palagio – ha dichiarato Cotarella – e io sto cercando di aiutarli a raggiungere il loro obiettivo. Faremo grandi vini insieme”.

L’enologo, settantaduenne originario di Monterubiaglio di Orvieto, è tra i consulenti più richiesti in Italia e nel mondo; insignito della laurea honoris causa in Agraria dall’Università degli studi della Tuscia e quella in Economia e Management conferita dall’Università degli studi del Sannio, è considerato uno dei massimi esperti mondiali nel mondo dell’enologia.

La tenuta cinquecentesca “Il Palagio” sorge sopra la cittadina di Figline e Incisa Valdarno a sud di Firenze. Appartenuta al duca Simone Vincenzo Velluti Zati di San Clemente, è stata acquistata nel 1997 dal cantante Sting che, affascinato dalla Toscana, risiede spesso insieme alla moglie Trudie Styler, nella casa privata che si colloca su una proprietà di 350 ettari.

L’azienda agricola “Il Palagio” attualmente possiede uliveti e vigneti, dai quali si ricavano olio e vino prodotti con metodi biologici. Alcune delle etichette di pregio nate dalle uve di Sting sono proprio dedicate alle canzoni più famose dell’ex Police, come “Message in a Bottle”, “Sister Moon” e “When We Dance”.

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