Sostenibilità aziende vinicole 2022: i numeri del Report Agricoltura 100

Un quadro sulla sostenibilità delle aziende vinicole e agricole italiane al 2022 per indicare i risultati raggiunti. E la strada che ancora c’è da fare. Di questo e molto altro si è parlato in occasione della presentazione del Report Agricoltura 100 a Sana Slow Wine Fair 2022, la fiera del vino pulito e giusto andata in scena a Bologna negli scorsi giorni.

Cos’è il Report Agricoltura 100 2022 e cosa dice sulla sostenibilità delle aziende vinicole

I dati del Rapporto Agricoltura100 2022 erano emersi già a inizio febbraio. Si tratta di una iniziativa promossa da Reale Mutua e Confagricoltura che, in questa seconda edizione, ha visto partecipare ben 2162 aziende da tutto il Paese. Di queste, 492 sono imprese vitivinicole.

Nella classifica generale di aziende agricole più sostenibili in Italia 2022, a conquistare il il primo posto c’è proprio da una cantina. Si tratta della Cantina Produttori Valdobbiadene (Valdobbiadene, TV, Veneto). Dopo di lei, IORI srl (Gioia dei Marsi, AQ, Abruzzo – Produzione e confezionamento carote) e Società Agricola F.lli Robiola Paolo e Lorenzo (Caluso, TO, Piemonte).

“Le imprese agricole italiane sono a un livello alto di sostenibilità, ma quelle vitivinicole sono a un livello ancora più alto. E ciò è dovuto a motivi culturali e di relazione con il territorio” ha affermato Enea Dallaglio, partner di Innovation Team e curatore del rapporto 2022 ‘Agricoltura 100’, come riporta Ansa. Durante l’intervento a Sana Slow Wine Fair 2022 emergono anche dati su come vino e sostenibilità si coniugano in Italia. E su quello che ancora si potrà fare in questo senso.

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Come le aziende vinicole italiane mettono in pratica la sostenibilità: i dati

Come spiega Dallaglio, per indagare la sostenibilità delle aziende agricole in Italia il report ha individuato 234 variabili. Tutte sono state poi suddivise in quattro microaree (sostenibilità ambientale e sociale, gestione dei rischi e delle relazioni e qualità dello sviluppo).

“Il bello di questo movimento è la sua diffusione del territorio – conclude Dallaglio -. L’Italia è una terra di eccellenza e c’è consapevolezza che questo sia anche un fattore di business. Perché il vino, oltre a essere un prodotto di qualità, rappresenta anche questo”.

Secondo il report, l’attenzione alla qualità delle produzioni è un tratto distintivo del settore, con il 66,1% delle aziende intervistate che dichiara di aver ridotto l’uso dei fertilizzanti. Il 70,4%, inoltre, ha organizzato attività per ‘la valorizzazione del capitale umano’ e il 63,3% ha migliorato la sicurezza nei luoghi di lavoro.

“Il rapporto è una fotografia con la quale vogliamo far sì che ci sia un’adesione sempre più alta ai criteri di sostenibilità – dice Virginia Antonini, direttrice della comunicazione e sostenibilità di Reale Group -. Ormai non è solo una questione di etica, ma si tratta anche di un importante fattore strategico per le imprese”.

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Viticoltura sostenibile in Italia: scelta dai produttori e dai consumatori di vino bio

I numeri di Agri100 sulla sostenibilità delle aziende vinicole italiane nel 2022 è un quadro che rispecchia l’attenzione crescente verso il tema da parte di produttori, istituzioni e anche consumatori. L’Italia si sta impegnando per una viticoltura rispettosa dell’ambiente e sostenibile, come dimostrano i risultati raggiunti negli ultimi mesi. Il disciplinare di certificazione nazionale della sostenibilità della filiera vitivinicola è stato approvato lo scorso 16 marzo e rappresenta un passo avanti importante nella legislazione di tale modello di produzione.

C’è poi la legge sulla agricoltura biologica in Italia approvata di recente e una serie di studi che lasciano intravedere l’interesse da parte di chi acquista verso prodotti agricoli e vitivinicoli sostenibili. Pensiamo, ad esempio, a un recente studio con dati raccolti da IWSR Covid Tracker 2021 che riporta l’importanza della sostenibilità per i consumatori di vino: quasi la metà dei bevitori di alcolici americani (48%) e il 70% cinesi sono stati influenzati positivamente ad acquistare marchi con credenziali ambientali o di sostenibilità dimostrabili.

Restando nel nostro Paese, anche qui il consumo di vino biologico in Italia è in crescita. Nello studio Wine Monitor Nomisma per Valoritalia, il 59% dei consumatori vede nei vini bio una qualità superiore rispetto ai vini convenzionali. E per il 75% degli intervistati c’è il valore aggiunto del rispetto per l’ambiente.

 

 

 

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